La temperatura media diminuisce di due gradi ogni 100 metri di altitudine. Questo fa sì che in alta montagna si trovino specie animali e vegetali tipiche di latitudini molto superiori. Ecco a cosa è dovuto questo fenomeno.
di Daniele Bonacorsi
Il motivo per cui le montagne più alte hanno sempre la cima coperta di neve è molto semplice: lassù è più freddo. Forse però non è altrettanto banale la spiegazione del perché sia davvero così, ovvero come mai in alta montagna la temperatura sia effettivamente più bassa che non al livello del mare. Non è forse vero che l’aria calda sale verso l’alto? Perché dunque dovrebbe essere così freddo proprio in cima a una montagna?
L'energia del Sole
Per capirlo, partiamo dalla nostra principale fonte di energia: il Sole. La radiazione solare riesce (per nostra fortuna) ad attraversare gli strati dell’atmosfera e a raggiungere la crosta terrestre. Qui incontra una grande varietà di superfici differenti, come terre e deserti, colline e montagne, fiumi e oceani. Ognuna di esse, seppur in modi e proporzioni differenti, in parte riflette tali radiazioni e in parte le assorbe, riscaldandosi. In questo modo, l’intero pianeta viene riscaldato e, come un qualunque corpo caldo, a sua volta riscalda l’aria che lo circonda. Naturalmente, sarà maggiormente riscaldata l’aria nelle immediate vicinanze della Terra. Al contrario, la temperatura sarà molto più bassa in cima a una montagna che si innalza alcune migliaia di metri sul livello del mare. Oltre i 3000 metri circa, quindi, ogni precipitazione possibile non potrà che essere a carattere nevoso, e la neve a quella temperatura difficilmente riuscirà a sciogliersi. Ecco il motivo per cui le nevi a tali altitudini vengono chiamate “perenni”.
I fattori coinvolti
Questo è il quadro generale, anche se naturalmente è piuttosto semplificato, poiché la nostra atmosfera è un sistema molto complesso.
Va almeno ricordato che altri fattori contribuiscono all’abbassamento della temperatura all’aumentare dell’altitudine. Uno di questi è il modo in cui si spostano le masse d’aria. Quando l’aria calda proveniente dal livello del mare sale verso la cima delle montagne, la sempre minore pressione atmosferica fa espandere sempre più ogni sostanza aeriforme, raffreddandola.
In secondo luogo, per comprendere bene i modi in cui il calore assorbito dalla Terra riscalda gli strati d’aria circostanti andrebbero conosciuti in profondità i meccanismi fisici di trasmissione del calore da un corpo a un altro (e dunque distinguere tra radiazione, convezione e conduzione).
Il limite dei 10000 metri
Ma se è vero quanto detto finora, ovvero che salendo sempre di più possiamo raggiungere temperature sempre più basse, siamo portati a concludere che questo meccanismo non abbia mai fine, e che la temperatura scenda senza limiti all’aumentare dell’altitudine.
In verità non è così: quanto detto è vero soltanto al di sotto dei dieci chilometri di altezza sul livello del mare; in questa fascia la temperatura effettivamente scende di circa 6,5 gradi centigradi per ogni chilometro di altitudine. Si pensi che questo limite è di poco superiore all’altezza di crociera di un aereo passeggeri (e, infatti, avrete senza dubbio sentito il pilota affermare che la temperatura esterna era approssimativamente di 40 gradi centigradi sotto zero).
Più si sale... più fa caldo
Ma perché proprio 10 mila metri? Questa distanza corrisponde all’ingresso nella cosiddetta “stratosfera”, uno strato di aria che circonda la Terra avente uno spessore di circa 20 chilometri, in cui la temperatura è circa costante (intorno ai –48 gradi). Raggiunto però lo strato più esterno della stratosfera, l’aria inizia a riscaldarsi di nuovo via via che ci si allontana dalla Terra.
Altre ulteriori bizzarre inversioni del comportamento termico si verificano ad altezze ancora maggiori. Il motivo di questo risiede nella diversa composizione chimica dell’aria alle diverse altitudini: man mano che si sale, diminuisce la concentrazione dei gas con molecole più pesanti (come l’anidride carbonica) e cresce invece la concentrazione dei gas più leggeri (quali elio e neon). Tali molecole differenti hanno diversi modi di assorbire il calore solare, e dunque sarà diversa la temperatura risultante. Ad esempio, nella stratosfera si concentra la maggior parte delle molecole di ozono, che tendono ad assorbire principalmente la radiazione ultravioletta proveniente dal Sole.
Credo di saperlo...Il mare prende il calore dall'estate e lo usa in inverno e di conseguenza le città a sud o vicino al mare sono calde....le montagne invece nn si trovano vicino al mare...allora il calore non va...
i raggi solari non arrivano. l'80% della radiazione solare si disperde nell'atmosfera. In Inverno il sole è piu' vicino alla terra o mi sbaglio? Questo prova che l. a. vicinanza al sole non c'entra niente, ma è l'icnlinazione dell'asse terrestre che agisce! Nello spazio non viaggiano mica i raggi ma viaggiano onde elettromagnetiche, il sole ha un effetto diverso sul clima da come l. a. pensiamo noi! l. a. spiegazione comunque è facile: L'energia della radiazione solare viene assorbita dal terreno che l. a. restituisce sotto forma di energica termica (calore). L'aria calda si espande, riscaldando i bassi strati dell'atmosfera, mentre salendo si disperde nell'atmosfera. Inoltre in quota si è piu' soggetti all'effetto di correnti. Non scordiamo anche l'influenza del mare che come sappiamo, tende a riscaldarsi lentamente ma impiega molto pace a raffreddarsi.
La temperatura media diminuisce di due gradi ogni 100 metri di altitudine. Questo fa sì che in alta montagna si trovino specie animali e vegetali tipiche di latitudini molto superiori. Ecco a cosa è dovuto questo fenomeno.
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La temperatura media diminuisce di due gradi ogni 100 metri di altitudine. Questo fa sì che in alta montagna si trovino specie animali e vegetali tipiche di latitudini molto superiori. Ecco a cosa è dovuto questo fenomeno.
di Daniele Bonacorsi
Il motivo per cui le montagne più alte hanno sempre la cima coperta di neve è molto semplice: lassù è più freddo. Forse però non è altrettanto banale la spiegazione del perché sia davvero così, ovvero come mai in alta montagna la temperatura sia effettivamente più bassa che non al livello del mare. Non è forse vero che l’aria calda sale verso l’alto? Perché dunque dovrebbe essere così freddo proprio in cima a una montagna?
L'energia del Sole
Per capirlo, partiamo dalla nostra principale fonte di energia: il Sole. La radiazione solare riesce (per nostra fortuna) ad attraversare gli strati dell’atmosfera e a raggiungere la crosta terrestre. Qui incontra una grande varietà di superfici differenti, come terre e deserti, colline e montagne, fiumi e oceani. Ognuna di esse, seppur in modi e proporzioni differenti, in parte riflette tali radiazioni e in parte le assorbe, riscaldandosi. In questo modo, l’intero pianeta viene riscaldato e, come un qualunque corpo caldo, a sua volta riscalda l’aria che lo circonda. Naturalmente, sarà maggiormente riscaldata l’aria nelle immediate vicinanze della Terra. Al contrario, la temperatura sarà molto più bassa in cima a una montagna che si innalza alcune migliaia di metri sul livello del mare. Oltre i 3000 metri circa, quindi, ogni precipitazione possibile non potrà che essere a carattere nevoso, e la neve a quella temperatura difficilmente riuscirà a sciogliersi. Ecco il motivo per cui le nevi a tali altitudini vengono chiamate “perenni”.
I fattori coinvolti
Questo è il quadro generale, anche se naturalmente è piuttosto semplificato, poiché la nostra atmosfera è un sistema molto complesso.
Va almeno ricordato che altri fattori contribuiscono all’abbassamento della temperatura all’aumentare dell’altitudine. Uno di questi è il modo in cui si spostano le masse d’aria. Quando l’aria calda proveniente dal livello del mare sale verso la cima delle montagne, la sempre minore pressione atmosferica fa espandere sempre più ogni sostanza aeriforme, raffreddandola.
In secondo luogo, per comprendere bene i modi in cui il calore assorbito dalla Terra riscalda gli strati d’aria circostanti andrebbero conosciuti in profondità i meccanismi fisici di trasmissione del calore da un corpo a un altro (e dunque distinguere tra radiazione, convezione e conduzione).
Il limite dei 10000 metri
Ma se è vero quanto detto finora, ovvero che salendo sempre di più possiamo raggiungere temperature sempre più basse, siamo portati a concludere che questo meccanismo non abbia mai fine, e che la temperatura scenda senza limiti all’aumentare dell’altitudine.
In verità non è così: quanto detto è vero soltanto al di sotto dei dieci chilometri di altezza sul livello del mare; in questa fascia la temperatura effettivamente scende di circa 6,5 gradi centigradi per ogni chilometro di altitudine. Si pensi che questo limite è di poco superiore all’altezza di crociera di un aereo passeggeri (e, infatti, avrete senza dubbio sentito il pilota affermare che la temperatura esterna era approssimativamente di 40 gradi centigradi sotto zero).
Più si sale... più fa caldo
Ma perché proprio 10 mila metri? Questa distanza corrisponde all’ingresso nella cosiddetta “stratosfera”, uno strato di aria che circonda la Terra avente uno spessore di circa 20 chilometri, in cui la temperatura è circa costante (intorno ai –48 gradi). Raggiunto però lo strato più esterno della stratosfera, l’aria inizia a riscaldarsi di nuovo via via che ci si allontana dalla Terra.
Altre ulteriori bizzarre inversioni del comportamento termico si verificano ad altezze ancora maggiori. Il motivo di questo risiede nella diversa composizione chimica dell’aria alle diverse altitudini: man mano che si sale, diminuisce la concentrazione dei gas con molecole più pesanti (come l’anidride carbonica) e cresce invece la concentrazione dei gas più leggeri (quali elio e neon). Tali molecole differenti hanno diversi modi di assorbire il calore solare, e dunque sarà diversa la temperatura risultante. Ad esempio, nella stratosfera si concentra la maggior parte delle molecole di ozono, che tendono ad assorbire principalmente la radiazione ultravioletta proveniente dal Sole.
In montagna fa freddo?
Credo di saperlo...Il mare prende il calore dall'estate e lo usa in inverno e di conseguenza le città a sud o vicino al mare sono calde....le montagne invece nn si trovano vicino al mare...allora il calore non va...
spero di esserti stata d'aiuto...un bacione =)
i raggi solari non arrivano. l'80% della radiazione solare si disperde nell'atmosfera. In Inverno il sole è piu' vicino alla terra o mi sbaglio? Questo prova che l. a. vicinanza al sole non c'entra niente, ma è l'icnlinazione dell'asse terrestre che agisce! Nello spazio non viaggiano mica i raggi ma viaggiano onde elettromagnetiche, il sole ha un effetto diverso sul clima da come l. a. pensiamo noi! l. a. spiegazione comunque è facile: L'energia della radiazione solare viene assorbita dal terreno che l. a. restituisce sotto forma di energica termica (calore). L'aria calda si espande, riscaldando i bassi strati dell'atmosfera, mentre salendo si disperde nell'atmosfera. Inoltre in quota si è piu' soggetti all'effetto di correnti. Non scordiamo anche l'influenza del mare che come sappiamo, tende a riscaldarsi lentamente ma impiega molto pace a raffreddarsi.
Perche' la pressione atmosferica e' piu' bassa.. credo...
Ciao.
perchè il sole è l'unica fonte di calore che scalda la terra ed il mare.
Allontanandosi dal livello del mare e della pianuta, ( scaldate dal sole) la temperatura scende.
Tieni presente che un aereo a 12.000 metri, trova una temperatura di -30/-40!
l'effetto serra si comporta da specchio x il calore...quindi in montagna essendo minore la superficie x l'effetto serra ...
La temperatura media diminuisce di due gradi ogni 100 metri di altitudine. Questo fa sì che in alta montagna si trovino specie animali e vegetali tipiche di latitudini molto superiori. Ecco a cosa è dovuto questo fenomeno.
xk ad alta quota la pressione è minore e l'atmosfera è più rarefatta
perché si sta in una altezza piu' elevata dalla costa
http://www.nonsolocittanova.it/domande_e_risposte_...
http://genio.virgilio.it/questions/Perche_montagna...
ti ho acceso 1 stellina...