I luoghi della vita sociale ad Atene erano l'agorà, l'Acropoli, il porto del Pireo, il Teatro di Dioniso, l'Odeon di Pericle. L'agorà era la piazza del mercato, dove sin dal primo mattino si allestivano le bancarelle per la vendita al dettaglio delle merci: pesce, frutta, verdura, carni, sandali, vestiti, mantelli, pelli animali, animali vivi, utensili, schiavi, anfore, vino, olio, grano, miele, cera d'api, profumi, fiori e altri beni. L'agorà era anche luogo di incontri, di contrattazioni, di stipula di accordi commerciali e matrimoniali, di passeggio. L'Acropoli invece era la sede dei templi dedicati agli dei: in esso sorgevano il Partenone (ossia il tempio dedicato ad Atena Parthenos), l'Eretteo, il tempio di Atena Nike, e vi si accedeva attraverso i monumentali Propilei. L'Acropoli era lo spazio sacro di Atene e ospitava processioni, riti religiosi, sacrifici animali, libagioni. Il porto del Pireo si trovava a circa 14 km di distanza dalla città vera e propria: era unito ad Atene dalle Lunghe Mura, e assicurava il rifornimento delle merci provenienti dalle altre poleis elleniche (Siracusa, Reggio, Crotone, Taranto, Corinto, Megara, Trezene, Efeso, Mileto, Mitilene, Samo, Rodi), da Cartagine, dall'Egitto, da Cipro e dai porti dell'Impero Persiano. Ogni giorno giungevano e partivano dal Pireo decine di navi cariche di merci, barche da pesca, viaggiatori provenienti da varie regioni del Mediterraneo o del Mar Nero: filosofi, artisti, soldati mercenari, mercanti, schiavi, oratori, artigiani. Il Teatro di Dioniso ospitava le rappresentazioni di tragedie, commedie, drammi satireschi durante gli agoni in onore del dio del vino: l'accesso era gratuito per i cittadini. L'Odeon di Pericle invece era un edificio coperto destinato agli esercizi di canto, ai concorsi di poesia e musica, alle rappresentazioni musicali.
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I luoghi della vita sociale ad Atene erano l'agorà, l'Acropoli, il porto del Pireo, il Teatro di Dioniso, l'Odeon di Pericle. L'agorà era la piazza del mercato, dove sin dal primo mattino si allestivano le bancarelle per la vendita al dettaglio delle merci: pesce, frutta, verdura, carni, sandali, vestiti, mantelli, pelli animali, animali vivi, utensili, schiavi, anfore, vino, olio, grano, miele, cera d'api, profumi, fiori e altri beni. L'agorà era anche luogo di incontri, di contrattazioni, di stipula di accordi commerciali e matrimoniali, di passeggio. L'Acropoli invece era la sede dei templi dedicati agli dei: in esso sorgevano il Partenone (ossia il tempio dedicato ad Atena Parthenos), l'Eretteo, il tempio di Atena Nike, e vi si accedeva attraverso i monumentali Propilei. L'Acropoli era lo spazio sacro di Atene e ospitava processioni, riti religiosi, sacrifici animali, libagioni. Il porto del Pireo si trovava a circa 14 km di distanza dalla città vera e propria: era unito ad Atene dalle Lunghe Mura, e assicurava il rifornimento delle merci provenienti dalle altre poleis elleniche (Siracusa, Reggio, Crotone, Taranto, Corinto, Megara, Trezene, Efeso, Mileto, Mitilene, Samo, Rodi), da Cartagine, dall'Egitto, da Cipro e dai porti dell'Impero Persiano. Ogni giorno giungevano e partivano dal Pireo decine di navi cariche di merci, barche da pesca, viaggiatori provenienti da varie regioni del Mediterraneo o del Mar Nero: filosofi, artisti, soldati mercenari, mercanti, schiavi, oratori, artigiani. Il Teatro di Dioniso ospitava le rappresentazioni di tragedie, commedie, drammi satireschi durante gli agoni in onore del dio del vino: l'accesso era gratuito per i cittadini. L'Odeon di Pericle invece era un edificio coperto destinato agli esercizi di canto, ai concorsi di poesia e musica, alle rappresentazioni musicali.
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