Bisogna premettere che esistono diverse tipologie di vino e, a seconda della vinificazione cosiccome della qualità delle uve impiegate, potremo ottenere vini che vanno bevuti giovani, altri che si affinano nel volgere di pochi anni, infine vini destinati a durare a lungo perché la loro maturazione richiede tempi lunghi. La pratica di invecchiamento non è prerogativa di tutti i vini rossi ed è limitata ad alcuni bianchi. Ogni tipologia di vino ha il suo ciclo vitale che dipende anche dall'annata: ci sono vini come il Barolo e il Brunello che, in linea di massima, necessitano di periodi di invecchiamento anche molto lunghi, ma ce ne sono altri che devono essere bevuti giovani, come il Lambrusco; ci sono poi vini bivalenti, come il Chianti, che possono essere apprezzati giovani ma che reagiscono molto bene anche con una elevazione (l'invecchiamento) in legno. E qui potremmo dilungarci oltre: il vino non invecchia ma piuttosto si dice che matura (i francesi dicono: élever). La elevazione, ha dire il vero, è riferita alla maturazione nelle botti (maturazione per ossigenazione) mentre con affinamento ci si riferisce al periodo passato dal vino in bottiglia (processo riduttivo), quando il vino tende a concentrarsi.
Vini speciali, come lo champagne o i vini a forte contenuto zuccherino hanno una resistenza incredibile nel tempo, mentre negli ultimi anni anche dei bianchi particolari, in Italia ad esempio il Trebbiano, riescono a superare la barriera dei 10/20 anni con ottimi risultati. Detto ciò, e tenuto conto che la longevità di un vino adatto all'invecchiamento dipende anche dalla conservazione (umidità della cantina, temperatura costante, posziione inclinata ecc.ecc.) non è strano oggi trovare ottimi rossi con oltre 30 anni di vita a prezzi anche accessibili. Il prezzo, nel mercato d'asta, poi s'innalza per grandi vini: una bottiglia di Chateau Lafite Rotshild del 1784 è battuta all'asta attorno ai 36.000 dollari usa, ma se l'annata è 1787 il prezzo s'impenna a 175.000 Us dollari; anche i bianchi raggiungono prezzi e anzianità sorprendenti: lo Chateau d'Yquem, un sauterners premier Cru Superieur, 1785 ha superato i 55 mila Euro all'asta. AL momento il decennio 1780/1790 mi sembra il più lontano nel tempo e battuto all'asta, anche se non si può escludere a priori che vini conservati in condizioni particolarissime, possano anche superare tale data rimanendo ovviamente bevibili.
Sappi che le bottiglie dei vini pregiati devono essere conservate coricate perchè se tenute in piedi il tappo si ascgiuga e fa passare aria, guastando il vino!
beh il discorso è troppo complicato per poterlo spiegare in questo modo.
Brevemente...
i vini acquistati nei supermercati non vanno oltre i 3-4 anni dall'imbottigliamento. (un vino rosso per esser degustato deve avere almeno 2 anni; i bianchi entro un anno dalla vendemmia)
Massimo 5 per qualche buona etichetta se ben conservato.
Ovvero coricato e ruotato di 1/4 ogni 30gg. (vale per tutti)
Il tappo deve rimanere umido per tutta la sua superficie e al riparo dalla luce diretta, da fonti di calore e a temperatura costante.
I vini, invece, quelli predisposti per l'invecchiamento sono altri.
Ad esempio i riserva o i cuvèe.
Come i millesimati.
Questi sono vini che oltre ad esser costosi, possono esser invecchiati per diversi anni.
ho bevuto una bottiglia di valpolicella amarone che aveva 30 anni e scaraffato per un bel pò aveva ancora il coraggio di muoversi cioè ossigenarsi,buono,logicamente aveva sentore di barricato ,cioè sapeva di marsalato,ma era sano.dipende sempre dalla vendemmia dell'anno,se il vino è sano e fa grado e logicamente dalla qualità del tappo e conservazione.quando ha 4 anni comunque bevi un signor vino parlando sempre di certi vini.ciao
quelle fatte in casa con il mosto comprato durano massimo un anno, poi diventano aceto. Ho sprecato il primo mosto che ho comprato lasciandolo fermentare troppo, è diventato uno schifoso aceto.
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Bisogna premettere che esistono diverse tipologie di vino e, a seconda della vinificazione cosiccome della qualità delle uve impiegate, potremo ottenere vini che vanno bevuti giovani, altri che si affinano nel volgere di pochi anni, infine vini destinati a durare a lungo perché la loro maturazione richiede tempi lunghi. La pratica di invecchiamento non è prerogativa di tutti i vini rossi ed è limitata ad alcuni bianchi. Ogni tipologia di vino ha il suo ciclo vitale che dipende anche dall'annata: ci sono vini come il Barolo e il Brunello che, in linea di massima, necessitano di periodi di invecchiamento anche molto lunghi, ma ce ne sono altri che devono essere bevuti giovani, come il Lambrusco; ci sono poi vini bivalenti, come il Chianti, che possono essere apprezzati giovani ma che reagiscono molto bene anche con una elevazione (l'invecchiamento) in legno. E qui potremmo dilungarci oltre: il vino non invecchia ma piuttosto si dice che matura (i francesi dicono: élever). La elevazione, ha dire il vero, è riferita alla maturazione nelle botti (maturazione per ossigenazione) mentre con affinamento ci si riferisce al periodo passato dal vino in bottiglia (processo riduttivo), quando il vino tende a concentrarsi.
Vini speciali, come lo champagne o i vini a forte contenuto zuccherino hanno una resistenza incredibile nel tempo, mentre negli ultimi anni anche dei bianchi particolari, in Italia ad esempio il Trebbiano, riescono a superare la barriera dei 10/20 anni con ottimi risultati. Detto ciò, e tenuto conto che la longevità di un vino adatto all'invecchiamento dipende anche dalla conservazione (umidità della cantina, temperatura costante, posziione inclinata ecc.ecc.) non è strano oggi trovare ottimi rossi con oltre 30 anni di vita a prezzi anche accessibili. Il prezzo, nel mercato d'asta, poi s'innalza per grandi vini: una bottiglia di Chateau Lafite Rotshild del 1784 è battuta all'asta attorno ai 36.000 dollari usa, ma se l'annata è 1787 il prezzo s'impenna a 175.000 Us dollari; anche i bianchi raggiungono prezzi e anzianità sorprendenti: lo Chateau d'Yquem, un sauterners premier Cru Superieur, 1785 ha superato i 55 mila Euro all'asta. AL momento il decennio 1780/1790 mi sembra il più lontano nel tempo e battuto all'asta, anche se non si può escludere a priori che vini conservati in condizioni particolarissime, possano anche superare tale data rimanendo ovviamente bevibili.
Sappi che le bottiglie dei vini pregiati devono essere conservate coricate perchè se tenute in piedi il tappo si ascgiuga e fa passare aria, guastando il vino!
beh il discorso è troppo complicato per poterlo spiegare in questo modo.
Brevemente...
i vini acquistati nei supermercati non vanno oltre i 3-4 anni dall'imbottigliamento. (un vino rosso per esser degustato deve avere almeno 2 anni; i bianchi entro un anno dalla vendemmia)
Massimo 5 per qualche buona etichetta se ben conservato.
Ovvero coricato e ruotato di 1/4 ogni 30gg. (vale per tutti)
Il tappo deve rimanere umido per tutta la sua superficie e al riparo dalla luce diretta, da fonti di calore e a temperatura costante.
I vini, invece, quelli predisposti per l'invecchiamento sono altri.
Ad esempio i riserva o i cuvèe.
Come i millesimati.
Questi sono vini che oltre ad esser costosi, possono esser invecchiati per diversi anni.
ho bevuto una bottiglia di valpolicella amarone che aveva 30 anni e scaraffato per un bel pò aveva ancora il coraggio di muoversi cioè ossigenarsi,buono,logicamente aveva sentore di barricato ,cioè sapeva di marsalato,ma era sano.dipende sempre dalla vendemmia dell'anno,se il vino è sano e fa grado e logicamente dalla qualità del tappo e conservazione.quando ha 4 anni comunque bevi un signor vino parlando sempre di certi vini.ciao
Se ben conservato anche 3 mila anni, (pensa alle brocche rinvenute a Pompei).
quelle fatte in casa con il mosto comprato durano massimo un anno, poi diventano aceto. Ho sprecato il primo mosto che ho comprato lasciandolo fermentare troppo, è diventato uno schifoso aceto.
omonimo dipende da che vino! comunque molti anni se la bottiglia è distesa in modo che il tappo rimanga umido e non lasci passare l'aria
se è ben conservato si... sennò pazienza