Schematicamente: 1261 salita al trono pontificio di Urbano IV e trattato pontificio - angioino. Il papa essendo preoccupato per le mire espansionistiche di Manfredi ed essendo il regno di Sicilia un feudo della chiesa, lo offre a Carlo D’ Angiò, fratello di Luigi IX, re di Francia con la condizione che si dichiarasse suo vassallo. Il trattato perfezionato e rinnovato dal successore, papa Clemente IV, prevista anche l’ abrogazione delle norme melfitane per le quali i vescovi erano sottomessi
all’ autorità regia. Carlo D’ Angiò si impadronì di tutto il Mezzogiorno dove rafforza la feudalità insediandovi feudatari francesi. Ci furono feroci persecuzioni contro i traditori ( quanti avevano aiutato Corradino, fg di Corrado IV. I ghibellini, che con lui avevano cercato la riscossa furono sconfitti nel 1268 a Tagliacozzo. Corradino decapitato a Napoli in quella che fu la piazza del mercato) con la confisca, tra l’ altro, dei beni a vantaggio dei francesi. La capitale viene trasferita da Palermo a Napoli, qui viene intrapresa una importante opera di trasformazione urbanistica ed architettonica
( vedi la reggia – fortezza di Castel Nuovo…).Carlo dimostrò anche di avere piani ambiziosi e mirava ad una politica di controllo sull’ Italia centrale e settentrionale ed espansionistica . I suoi progetti
( vedi anche una spedizione contro l’ impero greco) furono inaspettatamente appoggiati dal nuovo papa francese Martino IV. Ma il 31 marzo del 1282 la Sicilia insorse contro i francesi. La scintilla : il gesto di un soldato francese che perquisiva una donna sul piazzale della chiesa di S. Spirito a Palermo all’ ora dei vespri del lunedì di Pasqua ( ecco perché l’ insurrezione passò alla storia con il nome di Vespri Siciliani). Le cause erano ben + profonde ( vedi durezza e fiscalismo del regime angioino….). Da Palermo l’ insurrezione si estese a tutta l’ isola trasformandosi in una caccia al francese, intervennero gli aragonesi chiamati dai siciliani. La lunga lotta durò circa 20 anni e si concluse nel 1302 con la pace di Caltabellotta. Il Mezzogiorno veniva diviso tra due monarchie tra loro distanti e nemiche. La dinastia siculo – aragonese si concluse
( formalmente, allorché la Sicilia passò sotto la dominazione spagnola) il 23 gennaio 1516, con la morte del re Ferdinando II di Aragona.
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Schematicamente: 1261 salita al trono pontificio di Urbano IV e trattato pontificio - angioino. Il papa essendo preoccupato per le mire espansionistiche di Manfredi ed essendo il regno di Sicilia un feudo della chiesa, lo offre a Carlo D’ Angiò, fratello di Luigi IX, re di Francia con la condizione che si dichiarasse suo vassallo. Il trattato perfezionato e rinnovato dal successore, papa Clemente IV, prevista anche l’ abrogazione delle norme melfitane per le quali i vescovi erano sottomessi
all’ autorità regia. Carlo D’ Angiò si impadronì di tutto il Mezzogiorno dove rafforza la feudalità insediandovi feudatari francesi. Ci furono feroci persecuzioni contro i traditori ( quanti avevano aiutato Corradino, fg di Corrado IV. I ghibellini, che con lui avevano cercato la riscossa furono sconfitti nel 1268 a Tagliacozzo. Corradino decapitato a Napoli in quella che fu la piazza del mercato) con la confisca, tra l’ altro, dei beni a vantaggio dei francesi. La capitale viene trasferita da Palermo a Napoli, qui viene intrapresa una importante opera di trasformazione urbanistica ed architettonica
( vedi la reggia – fortezza di Castel Nuovo…).Carlo dimostrò anche di avere piani ambiziosi e mirava ad una politica di controllo sull’ Italia centrale e settentrionale ed espansionistica . I suoi progetti
( vedi anche una spedizione contro l’ impero greco) furono inaspettatamente appoggiati dal nuovo papa francese Martino IV. Ma il 31 marzo del 1282 la Sicilia insorse contro i francesi. La scintilla : il gesto di un soldato francese che perquisiva una donna sul piazzale della chiesa di S. Spirito a Palermo all’ ora dei vespri del lunedì di Pasqua ( ecco perché l’ insurrezione passò alla storia con il nome di Vespri Siciliani). Le cause erano ben + profonde ( vedi durezza e fiscalismo del regime angioino….). Da Palermo l’ insurrezione si estese a tutta l’ isola trasformandosi in una caccia al francese, intervennero gli aragonesi chiamati dai siciliani. La lunga lotta durò circa 20 anni e si concluse nel 1302 con la pace di Caltabellotta. Il Mezzogiorno veniva diviso tra due monarchie tra loro distanti e nemiche. La dinastia siculo – aragonese si concluse
( formalmente, allorché la Sicilia passò sotto la dominazione spagnola) il 23 gennaio 1516, con la morte del re Ferdinando II di Aragona.
Aragonesi:
http://www.francescograsso.net/gli-aragonesi-in-si...
prendi il tuo libro di storia, o fa ben riflettute
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