In chimica, si definisce radicale un atomo, o un gruppo di atomi legati, che presenta un elettrone spaiato. Tale elettrone spaiato rende il radicale una particella estremamente reattiva, in grado di legarsi ad altri radicali o di sottrarre un elettrone ad altre molecole vicine. Secondo la nomenclatura IUPAC la desinenza dei radicali è -ile (-yle in inglese). In chimica organica i radicali alchilici sono indicati con R. (ad esempio metile, etile) e quelli arilici con Ar. (ad esempio fenile).
I radicali giocano un ruolo importante in fenomeni come la
combustione, la polimerizzazione, e molti altri processi chimici, compresi quelli che riguardano la fisiologia umana. In questo ultimo caso il superossido e il monossido di azoto hanno una funzione importantissima nel regolare molti processi biologici, come il controllo del tono vascolare.
Il termine radicale e radicale libero sono spesso utilizzati con lo stesso significato. Il primo radicale libero, il trifenilmetile, è stato individuato da Moses Gomberg nel 1900 alla University of Michigan.
Nonostante la loro reattività , la maggior parte di essi ha una vita sufficientemente lunga da permetterne l'osservazione tramite metodi spettroscopici.
Si formano, spontaneamente in natura o in laboratorio, per azione della luce o del calore in seguito alla scissione omolitica di un legame covalente.
L'esempio sotto riportato illustra la formazione di due radicali metile a partire da una molecola di etano; richiede 88 kcal/mol di energia, che rappresenta l'energia di dissociazione del legame C-C
Answers & Comments
Verified answer
Dato un numero reale A si radice ennesima di A quel numero B non intero tale che A elevato ad un qualsiasi numero reale dia B
Esso è l'operazione inversa alla potenza, fondamentale è la propietà invariantiva
In chimica, si definisce radicale un atomo, o un gruppo di atomi legati, che presenta un elettrone spaiato. Tale elettrone spaiato rende il radicale una particella estremamente reattiva, in grado di legarsi ad altri radicali o di sottrarre un elettrone ad altre molecole vicine. Secondo la nomenclatura IUPAC la desinenza dei radicali è -ile (-yle in inglese). In chimica organica i radicali alchilici sono indicati con R. (ad esempio metile, etile) e quelli arilici con Ar. (ad esempio fenile).
I radicali giocano un ruolo importante in fenomeni come la
combustione, la polimerizzazione, e molti altri processi chimici, compresi quelli che riguardano la fisiologia umana. In questo ultimo caso il superossido e il monossido di azoto hanno una funzione importantissima nel regolare molti processi biologici, come il controllo del tono vascolare.
Il termine radicale e radicale libero sono spesso utilizzati con lo stesso significato. Il primo radicale libero, il trifenilmetile, è stato individuato da Moses Gomberg nel 1900 alla University of Michigan.
Nonostante la loro reattività , la maggior parte di essi ha una vita sufficientemente lunga da permetterne l'osservazione tramite metodi spettroscopici.
Si formano, spontaneamente in natura o in laboratorio, per azione della luce o del calore in seguito alla scissione omolitica di un legame covalente.
L'esempio sotto riportato illustra la formazione di due radicali metile a partire da una molecola di etano; richiede 88 kcal/mol di energia, che rappresenta l'energia di dissociazione del legame C-C
CH3-CH3 â CH3. + CH3.