Non troverai nulla di più semplice di una ricerchina su wikipedia. Questa è la doverosa premessa.
In sintesi, dal punto di vista della lingua scritta, no, non esiste un alfabeto. Ecco perché è cinese e non italiano o russo. Esiste un sistema di trascrizione (chiamato pinyin) per cui sappiamo che 你好 si legge nǐhǎo. La lingua cinese ha migliaia di anni, il pinyin una sessantina, quindi per molto tempo hanno comodamente fatto senza. La trascrizione si usa adesso per studiare le basi, la pronuncia e spesso si usa anche come sistema di input della lingua (per scrive sul cellulare e al computer, per scrivere 你好 io appunto digito "nihao" sulla mia tastiera (o anche "nh" ma qui complichiamo le cose)).
Sono ideogrammi, quindi pensala come i geroglifici, faraoni, piume e scarabei per indicare concetti. Solo che questi si sono evoluti assai nel tempo. Che 山, 目, 人 rappresentino una montagna, un occhio e un uomo rispettivamente non è poi così immediato. In più a dispetto dei geroglifici la maggior parte di essi sono fono-ideogrammi una parte (diciamo di solito a sinistra) indica l'ambito del significato una parte indica la pronuncia. (esempio classico: 妈 mā (mamma) = 女 nǚ (donna) + 马 mǎ (cavallo) com'è evidente i cavalli non c'entrano niente, quello sta lì per "prestare" la sua pronuncia).
Quanto alla lingua parlata, ecco, il cinese nasce come lingua monosillabica. Un suono una parola. Per differenziare i suoni esistono i toni (4 più un quinto che è l'assenza del tono stesso) quindi una stessa sillaba avrà un significato diverso a seconda dell'intonazione ascendente, discendente, alta, variabile ecc. Col tempo (anche qui parliamo di evoluzioni lunghissime) si saranno fatti i conti e comunque una sillaba per parola genera un bel po' di confusione, quindi tendenzialmente molte parole adesso sono bisillabiche.
Questo il mio piccolo temino, sono sicuro che su wikipedia hanno fatto meglio e più esaustivamente di me, quindi ti invito a darci un'occhiata. Buona lettura!
La lingua cinene si scrive con ideogrammi, cioè con piccoli disegni stilizzati che hanno ognuno un significato preciso. Quindi se tu scrivi "mamma" ti servirà l'ideogramma che significa mamma. Per saper leggere un giornale devi memorizzare minimo 5000 ideogrammi.
E' una lingua relativamente semplice dal punto di vista grammaticale, ma ha degli elementi che nella nostra grammatica non esistono, ad esempio i classificatori. Se tu devi dire "ombrello" devi accompagnare la parola col classificatore degli oggetti lunghi.
Inoltre un'altra difficoltà del cinese sta nel sistema tonale. Una parola puà pronunciarsi con 4 toni principali. Ogni tono cambia completamente il significato del termine. Ad esempio "ma" a seconda se lo pronunci con tono ascendente, discendente, misto ecc può significare "mamma", "cavallo", "canapa" o altre cose. Cioè tu dice sempre "ma", però se tu lo dici con una intonazione più squillante significa una cosa, se lo dici con una intonazione più bassa significa un'altra cosa. Ad esempio "ni hao" a seconda del tono che usi può significare "ciao" oppure "devo fare pipì".
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Non troverai nulla di più semplice di una ricerchina su wikipedia. Questa è la doverosa premessa.
In sintesi, dal punto di vista della lingua scritta, no, non esiste un alfabeto. Ecco perché è cinese e non italiano o russo. Esiste un sistema di trascrizione (chiamato pinyin) per cui sappiamo che 你好 si legge nǐhǎo. La lingua cinese ha migliaia di anni, il pinyin una sessantina, quindi per molto tempo hanno comodamente fatto senza. La trascrizione si usa adesso per studiare le basi, la pronuncia e spesso si usa anche come sistema di input della lingua (per scrive sul cellulare e al computer, per scrivere 你好 io appunto digito "nihao" sulla mia tastiera (o anche "nh" ma qui complichiamo le cose)).
Sono ideogrammi, quindi pensala come i geroglifici, faraoni, piume e scarabei per indicare concetti. Solo che questi si sono evoluti assai nel tempo. Che 山, 目, 人 rappresentino una montagna, un occhio e un uomo rispettivamente non è poi così immediato. In più a dispetto dei geroglifici la maggior parte di essi sono fono-ideogrammi una parte (diciamo di solito a sinistra) indica l'ambito del significato una parte indica la pronuncia. (esempio classico: 妈 mā (mamma) = 女 nǚ (donna) + 马 mǎ (cavallo) com'è evidente i cavalli non c'entrano niente, quello sta lì per "prestare" la sua pronuncia).
Quanto alla lingua parlata, ecco, il cinese nasce come lingua monosillabica. Un suono una parola. Per differenziare i suoni esistono i toni (4 più un quinto che è l'assenza del tono stesso) quindi una stessa sillaba avrà un significato diverso a seconda dell'intonazione ascendente, discendente, alta, variabile ecc. Col tempo (anche qui parliamo di evoluzioni lunghissime) si saranno fatti i conti e comunque una sillaba per parola genera un bel po' di confusione, quindi tendenzialmente molte parole adesso sono bisillabiche.
Questo il mio piccolo temino, sono sicuro che su wikipedia hanno fatto meglio e più esaustivamente di me, quindi ti invito a darci un'occhiata. Buona lettura!
La lingua cinene si scrive con ideogrammi, cioè con piccoli disegni stilizzati che hanno ognuno un significato preciso. Quindi se tu scrivi "mamma" ti servirà l'ideogramma che significa mamma. Per saper leggere un giornale devi memorizzare minimo 5000 ideogrammi.
E' una lingua relativamente semplice dal punto di vista grammaticale, ma ha degli elementi che nella nostra grammatica non esistono, ad esempio i classificatori. Se tu devi dire "ombrello" devi accompagnare la parola col classificatore degli oggetti lunghi.
Inoltre un'altra difficoltà del cinese sta nel sistema tonale. Una parola puà pronunciarsi con 4 toni principali. Ogni tono cambia completamente il significato del termine. Ad esempio "ma" a seconda se lo pronunci con tono ascendente, discendente, misto ecc può significare "mamma", "cavallo", "canapa" o altre cose. Cioè tu dice sempre "ma", però se tu lo dici con una intonazione più squillante significa una cosa, se lo dici con una intonazione più bassa significa un'altra cosa. Ad esempio "ni hao" a seconda del tono che usi può significare "ciao" oppure "devo fare pipì".