Verified answer

Diciamo innanzitutto che il parametro rilevante sarebbe il fabbisogno energetico, quello espresso numericamente (e che allo stato attuale delle certificazioni significa si deve tradurre, principalmente, come "spesa per il riscaldamento invernale").

Per darne un'idea immediatamente comprensibile, accanto al dato numerico è riportata la classe che dovrebbe far capire subito di che fascia di costo stiamo parlando. Questo è vero per tutte le classi tranne la G, perchè nella G vanno a finire indistintamente tutti i livelli di fabbisogno più alti della F.

Quindi è fondamentale anche valutare QUANTO quella G si discosti dalla F, al fine di una scelta più consapevole.

Le prime classi energetiche non sono raggiungibili con edilizia più vecchia, neppure con interventi massicci di manutenzione straordinaria; si riferiscono necessariamente a nuovi costruzioni, che tuttavia sono anche notevolmente più costose.

E' tuttavia possibile installare serramenti di nuova concezione, caldaie più efficienti e materiali isolanti per migliorare considerevolmente il fabbisogno di un'unità immobiliare più vecchia.

Da una G 240 (kWh per mq annuo) a una E 120, non solo il fabbisogno si dimezza, ma si ottiene la stessa differenza di costo che separa la classe A dalla classe F!

Da una G 190 ad una E 120 si ottiene la stessa differenza di costo che separa la A dalla E.

Per cui è una buona idea acquistare un appartamento in classe G se il prezzo è conveniente (e tenuto conto del fatto che, se non ristrutturati, i vecchi immobili sono tutti in G) a patto che si preveda la realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico.