Ci sono alcune persone (ne ho conosciute) che ti scrivono di loro iniziativa... quello che fanno... e come va quell'ambito e quell'altro... e chiedono come va a te.
Ma la cosa strana è che fanno questa tiritera di "dialoghi di circostanza".... non una volta così per conoscersi e per rompere il ghiaccio (che sarebbe comprensibile). No.. ogni tot.. tornano a dirti cosa loro fanno e chiederti...
al ché mi sono chiesto: Che non sia un bisogno di confrontarsi? E da dove deriva questo bisogno?
Lo chiedo perchè io non l'ho mai avuto.. non me ne frega tendenzalmente una cippa di mìnchia di quello che gli altri fanno o di rendicontare ogni tot cosa stò facendo...
Non sento insomma il bisogno di confrontarmi. Perciò mi domandavo... da dove scaturisce ma soprattutto...
qui prodest?
...esticazzi?!
Aggiornamento:A me piace più condividere esperienze. Quello che ho omesso di dire è che queste persone ti contattano sempre per "rendiconti" e poi non organizzano mai niente.
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Answers & Comments
Anche a me piace confrontarmi, ma non su quello che faccio durante la giornata (non faccio un cazzzo di niente, durante la giornata), più su quello che penso o sulle mie opinioni al riguardo di una data cosa. Anche a me annoiano tantissimo i racconti delle avventure, dei problemi quotidiani o dei tormenti delle altre persone. Non credo di essere capace, materialmente, di dar loro un aiuto, fra l'altro. Il dialogo però è importante perché un'idea, a cui se ne aggiunge un'altra, può dar luogo a una terza idea che è un compromesso. Il progresso si basa praticamente su quello. Anche il metodo scientifico ha il confronto come sua base portante (tesi, antitesi e sintesi).