mi riporta indietro nel tempo…
quando, con gesti precisi delle mani,
osservavo - Lei - stendere i panni all’aperto.
La sua chioma raccolta non mancava mai di far fuggire
Piccoli ciuffi di capelli che venivano poi
Riportati all’ordine dietro le sue piccole orecchie
Con pazienza e meticolosità.
Quel filo steso nel giardino si impreziosiva
di bucato fresco e profumato
come fossero fotografie care ed importanti
a sviluppare serene guardando le colline di fronte.
La vedevo di spalle, dalla mia finestra,
Appoggiato al davanzale…
…e mi sorrideva di profilo sapendo che c’ero.
Lei, con le braccia alzate e la molletta sulle labbra,
a volte si fermava…con lo sguardo alzato verso le colline
e verso l’orizzonte…e sembrava sparire lontano.
…e la gonna si fermava, come anche le ciocche ribelli.
Ogni dettaglio si stabilizzava e assumeva toni irreali.
Quei momenti rarefatti divenivano quadri.
Erano tele di quotidianità?
Un sorriso
Av
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..Av..leggo e sorrido..oggi, mentre aiutavo una mia amica nel suo locale mi sono fermata ad osservare la gente..così ho desiderato cogliere i petali dalle loro bocche..per farlo ho preso carta e biro..ed ho incominciato a disegnarne i contorni..così ho visto dolore negli occhi di quei vecchi che ancora cercano un tempo che fu nei colori della terra..ho sentito la gioia finta nelle mani di chi stringeva le mie "ciao, come stai? è da tanto che non ci vediamo"..ho voluto raccogliere i capricci di quei bambini che ormai non esistono più, perché nascono già come piccoli uomini. Dietro il bancone della vita ho sfumato, poi, i profili di tavoli colmi di storie, che non hanno potuto comprendere un inizio. I gesti..quelli li ho amati e desiderati tanto da vederli come una piccola ossessione..la mia..ma le carezze e gli sguardi regalati e persi per il tempo..quelli mi sono rimasti impigliati all'anima. Poi ho visto la rabbia nella pelle arrossata di chi perdeva una semplice partita di carte..e si, lo ammetto..mi sono sentita piccola..Tutto questo per dirti che è bello e strano trovare il mondo concentrato in una stanza..dipinto nei dettagli sulle pareti..quella era una singola scena..ed era trittico..ed io..e quelle persone..eravamo solo i personaggi inconsapevoli di una tela quotidiana..che per antonomasia dovrebbe essere monotona..ed invece, non lo è..
Un sorriso
continua cosi.
si legge che hai qualcosa di "Unico" dentro, quell unicità che fà meraviglioso e profondo, tutto ciò che si scrive.
fosse anche la parola più semplice...
bellissimo, ad ogni modo
ma credo che l avessi capito =)
Leggere queste tue sublimi righe mi hanno riportato ad un vecchio ricordo, te lo partecipo sperando di riuscire a fotografare questo mio antico ricordo ... la mia dolce nonnina nell'aia che stendeva i panni appena lavati, anche lei con le mollette tra le labbra e le braccia alzate ed io piccino che abbracciavo le sue gambe e nel contempo tiravo fuori il pistolino e facevo pipì sui suoi piedi, poi alzavo lo sguardo e le sorridevo, lei abbassava lo sguardo ed io scappavo, ancora ricordo il suo sorriso mentre scappavo "ahhhh briccone, sentivo del caldo sui piedi, eri te che hai fatto la pipì" e rideva, un sorriso che ancora oggi è nel mio cuore, quale donna di oggi sopporterebbe le mie malefatte, quante gliene feci, quella era la mia quotidianità e grazie a te questo ricordo che era sopito è saltato fuori all'improvviso e mi ha nuovamente regalato quel sorriso, grazie e bella vita :-)
Bellissima....sembra come se stessi descrivendo l'attimo in cui Vermeer ritraeva le sue piccole donnine meticolose e indaffarate, quando ne coglieva l'essenza e quella delicatezza tipica delle donne di un tempo, magari un pò affaticate dal lavoro, ma comunque genuine e bellissime....
Complimenti, mi è piaciuta davvero tanto, molto romantica e toccante, direi quasi "rilassante"....ho avuto la sensazione di respirare veramente quel profumo di bucato, e quando una poesia riesce a stimolare tutti i sensi.....beh, ti resta dentro.....
Buonanotte, un sorriso anche a te....
Mi sembra di vederla da come la descrivi; sei forte ragazzo.
Te lo dice un vecchio di 75 anni.
A tutte le donne che amano
A tutte le donne che soffrono,
che urlano la loro rabbia
o che la portano celata nel cuore.
A tutte le donne che sanno apprezzare,
amando fino in fondo i loro uomini
A tutte le donne che sono disprezzate
A tutte le donne che continuano ad amare la vita,
nonostante tutto
A tutte le donne che si cercano ancora,
a tutte quelle che invece hanno trovato
l'immenso nei petali di un fiore
A tutte quelle che ringraziano Dio,
perchè stringono tra le braccia un bambino
e a tutte quelle che non potranno mai farlo
e sorridono comunque
A TUTTE NOI...BUONA VITA
china sulla macchina da cucire le davo il buongiorno ancora assonnata .
Era sveglia dall'alba , aveva iniziato nel silenzio della casa che ancora dormiva .
Tiepida della notte si era buttata dal letto e rapidamente si era messa all'opera , una Penelope laboriosa che di romantico non aveva nulla , perchè era sì per amore, ma anche per bisogno che usava la sua arte.
capelli senza la carezza di un parrucchiere , ma trattenuti ordinatamente con due forcine , lo sguardo intelligente di laboriosità ma infinitamente dolente...
Mia madre ha tessuto la sua gioventù di precoci dolori , e nessun vento ha giocato con la sua gonna, e neppure consolato l'animo suo .
Tele di quotidianità , anche queste.
Grande Av, poeta d'anima, tessitore di canti , prestigiatore di emozioni , la nostra ammirazione ti giunga colma della meraviglia dei bambini , perchè tale hai capacità di farci sentire.
Un Abbraccio .
Bravissimo.... mi è arrivato persino il profumo antico del bucato steso e... ops.... si è alzato l'orlo della gonna....bè per fortuna oggi è lunga...... ^_^!!!!
COMPLIMENTISSIMI meriti un plauso ed una stellina anzi tante stelline....
tutti i nostri ricordi sono tele quotidiane che riporitamo alla mente... caratterizzate da gioie e dolori....
le fantasie invece sono dei bozzeeti che a volte diverrano tele a volte no