la forma migliore per realizzare la Vostra idea è quella dell'Associazione sportiva dilettantistica.
Un'associazione, al termine della fase di registrazione all'agenzia delle entrate, ottiene un codice fiscale. Successivamente potrà fare richiesta di partita IVA, tenendo sempre presente che per legge l'attività commerciale dev'essere secondaria e sussidiaria.
Alcuni aspetti da considerare riguardo l'associazione sportiva dilettantistica:
- a parte spese di affitto, utente varie, pubblicità, normale amministrazione, i costi sono ridotti;
- la gestione della contabilità è semplificata e può essere tenuta senza necessità di un commercialista o consulente;
- non ci sono studi di settore;
- gli utili non possono essere suddivisi tra i soci, ma (se ci sono) utilizzati per le spese dell'associazione, investimenti, compensi agli istruttori. Al 31 dicembre, l'avanzo di gestione viene riportato sulla prima nota dell'anno successivo, per cui l'associazione non partirà da € 0,00 ma da + qualcosa;
- aspetto molto importante è quello legato ai compensi per gli istruttori. La legge 342/2000 prevede compensi fino a € 7.500/anno in completa esenzione (in fondo Vi lascerò il link di un ebook che abbiamo pubblicato giusto ieri su come gestire i compensi agli istruttori);
- partita IVA. Anche qui c'è un regime agevolato 398/1991 (su google trova tutti gli approfondimenti) attraverso il quale viene considerato tassabile solo il 3% dell'imponibile.
Se avete necessità di un supporto professionale contattatemi senza problemi
attenzione alla effettiva vita associativa, anceh se le asd sembrano una scorciatoia in relatà se poi non realizzi la vera vita di associazione e coinvolgi soci, finisci nei guai
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Buongiorno,
la forma migliore per realizzare la Vostra idea è quella dell'Associazione sportiva dilettantistica.
Un'associazione, al termine della fase di registrazione all'agenzia delle entrate, ottiene un codice fiscale. Successivamente potrà fare richiesta di partita IVA, tenendo sempre presente che per legge l'attività commerciale dev'essere secondaria e sussidiaria.
Alcuni aspetti da considerare riguardo l'associazione sportiva dilettantistica:
- a parte spese di affitto, utente varie, pubblicità, normale amministrazione, i costi sono ridotti;
- la gestione della contabilità è semplificata e può essere tenuta senza necessità di un commercialista o consulente;
- non ci sono studi di settore;
- gli utili non possono essere suddivisi tra i soci, ma (se ci sono) utilizzati per le spese dell'associazione, investimenti, compensi agli istruttori. Al 31 dicembre, l'avanzo di gestione viene riportato sulla prima nota dell'anno successivo, per cui l'associazione non partirà da € 0,00 ma da + qualcosa;
- aspetto molto importante è quello legato ai compensi per gli istruttori. La legge 342/2000 prevede compensi fino a € 7.500/anno in completa esenzione (in fondo Vi lascerò il link di un ebook che abbiamo pubblicato giusto ieri su come gestire i compensi agli istruttori);
- partita IVA. Anche qui c'è un regime agevolato 398/1991 (su google trova tutti gli approfondimenti) attraverso il quale viene considerato tassabile solo il 3% dell'imponibile.
Se avete necessità di un supporto professionale contattatemi senza problemi
[email protected]
Seguono i link di due ebook:
- Guida al no profit: come creare e gestire un'associazione;
- Enpals e istruttori sportivi: quali obblighi per l'istruttore e per l'associazione o società sportiva - Guida Operativa
attenzione alla effettiva vita associativa, anceh se le asd sembrano una scorciatoia in relatà se poi non realizzi la vera vita di associazione e coinvolgi soci, finisci nei guai
assolutamente un ASD associzione sportiva dilettantistica.
Con Partita Iva e Cod Fiscale.
Nn dimenticare che con le scuole di danza non si diventa ricchi!
Affitto, Siae, Assicurazione, Luce, Gas, Acqua, Pubblicità , Stipendi, Pulizie.
Per non parlare di Telefono Internet, spese di gestione.
ASD senza dubbio!
e associati con un ente serio UISP CSEN.......LUDT
In bocca al lupo!