Allora mettiamo in chiaro una cosa, l'obiettivo della pubblicità è far credere che essere delle moderne in carne, ma PARECCHIO in carne non sia un problema.
Quindi va sotto certi punti di vista a combattere anche il problema dell' anoressia in primo luogo, ed in secondo luogo porta a far credere che anche le modelle obese siano belle come quelle magre (non anoressiche ovviamente).
Per me è un esempio di pubblicità sbagliata, l'obesità è un problema pari all'anoressia, se prendiamo una modella come dicevo prima "obesa", poiché avere kg di troppo significa questo, porta molte ragazze a non preoccuparsi del loro aspetto fisico.
Per cui io non giudico il fisico in se, ma giudico come una ragazza palesemente obesa venga fatta riportare come normalità. Per cui io torno a ripetere che non mi importa delle loro cosce o dei fianchi grossi, ma della loro salute, cioè cosa possa provocare nel tempo essere costantemente in sovrappeso e trovarsi una pubblicità di fronte che sensibilizza la tua fisicità che in realtà non è salutare.
Aggiornamento:Anonimo: scusa ma non fa una piega, il peso è una delle cose che devono essere controllate di più, sovrappeso significa che c'è pur sempre un problema di fondo. Fisicamente una persona deve pesare tot kg per tot cm di altezza, e se sfasi, c'è comunque qualcosa che non va. Certo 3-4kg non fanno la differenza, ma le modelle curvy hanno più di qualche kg di differenza con quello che dovrebbe essere il loro normopeso
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Per quanto possa essere non salutare, ci saranno sempre persone troppo grasse e persone troppo magre. Per costituzione, per pigrizia, per problemi relazionali, per scarsa autostima, non importa il motivo: l'importante è che queste persone si sentano comunque amate e non vengano emarginate.
A questo punta la pubblicità: una donna obesa può mettersi un vestito dai colori sgargianti, può indossare un costume da bagno in spiaggia, può scatenarsi sulla pista da ballo in discoteca e può anche fare la modella senza che nessuno abbia il diritto di dire il contrario.
Poi dovremmo tutti essere snelli e tonici, evitare sigarette e alcolici, fare moto regolarmente, non mangiare carne rossa e limitare i grassi saturi, grazie tante. Ma prima di tutto dovremmo imparare a rispettare gli altri.
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No, il messaggio è giusto.
Essere grassi è normale, come lo è essere magri, essere bassi, essere biondi, essere pelosi, essere vecchi, essere neri, essere brufolosi, ecc. Nessuno ha il diritto di fare body shaming sugli altri. Mai.
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Forse non riesco a spiegarmi.
E' chiaro che tutti vorremmo essere di una bellezza folgorante e una salute di ferro, ma non è così, non siamo fatti in serie.
Tu come proporresti di ragionare con un'amica obesa? Dicendole che deve dimagrire? Cosa ti fa credere che lei non lo sappia già e non ci abbia già provato? Cosa ci trovi di sbagliato nel farla sentire comunque accettata invece di umiliarla dicendole "sei troppo grassa" o cose simili?
Perchè non ci sarebbe correlazione fra gli esempi che ho fatto? A me sembrano molto calzanti invece. In tutti questi casi ci sono persone che sono state emarginate e derise senza pietà per il loro aspetto.
Lo ripeto ancora una volta: il rispetto reciproco è la base fondamentale di una società civile.
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Ah eccolo qui il rospo che è uscito: si è grassi per scelta propria.
Certo, la gente sceglie di essere grassa, di mettere a rischio la propria salute, di essere sfottuta e denigrata, di aver difficoltà a praticare sport e a trovare vestiti della sua misura; una vera pacchia, chi non lo sceglierebbe? Ma secondo te essere grassi vuol dire essere scemi? Probabilmente si sennò non si spiega.
E quale sarebbe il modo civile e garbato per dire a qualcuno che è troppo grasso? E qual è il limite di volte in cui glielo fai notare prima di arrivare alla mancanza di rispetto?
Dire agli altri che sono troppo grassi, troppo brutti, troppo stupidi, troppo vecchi, troppo ignoranti, troppo poveri o altro è come dire che non sono abbastanza, che sono meno di te, che sono dei falliti, che non sono in grado di rimediare ed è colpa loro. E si, è un'umiliazione.
Non esiste un modo carino per dirlo perché stai rimarcando un difetto dell'altra persona che ovviamente si offenderà. Anche se lo dici per la sua salute.
Dirlo a un familiare o a una persona con un livello di confidenza molto alto è diverso; gli posso anche dire che il vestito gli sta uno schifo, che ha comprato un telefonino ridicolo, che gli puzzano le ascelle o che ha appena detto una cazzàta... ché se non glielo dico io che sono sua moglie/madre/figlia/sorella chi glielo deve dire?
Ma con gli altri è diverso, non posso permettermi di entrare come un elefante in una cristalleria nella loro sfera privata ed elargire i miei non richiesti consigli, uccidendo l'autostima di una ragazza che magari fino a cinque minuti prima si sentiva pure estremamente fìga nella sua bella camicetta nuova.
Se è una mia cara amica posso farlo, tanto per dirle che sono pronta a darle tutto il mio appoggio, poi mi cucio la bocca e la lascio andare avanti con la sua vita. Perché se non riesci ad accettare la gente per quello che è non meriti di essere accettato neanche tu. Ricordati che nessuno è perfetto.
"Curvy" non vuol dire obeso: le modelle che ti mostrano alle sfilate di moda al massimo possono rientrare nel sovrappeso (e cinquant'anni fa sarebbero state considerate normalissime), ma non certo nell'obesità.
Lo scopo dell'introduzione delle modelle curvy è quello di contrastare l'anoressia spinta proposta da molti stilisti del passato, non certo perché vogliono sdoganare l'obesità. L'anoressia provoca gravi problemi di salute e viene emulata troppo spesso da chi prende le modelle anoressiche come modello di bellezza.
quando ho respinto io un'obesa apriti cielo