perché si chiamano catene di sant' Antonio?

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April 2021 5 157 Report

perché si chiamano catene di sant' Antonio?

puoi entrare madonnina (di Mìl'ano?)

Io ho bisogno di te (nooo)

pulisci il mio cuore con il tuo sangue (nooo)

Benedici la mia casa (nooo)

Invialo a cinque persone e riceverai un miracolo (si la sparizione da 50 cent a 1 €)

Se lo respingi ricorda che ella disse: se mi neghi fra gli uomini ti negherò davanti al tuo padre. (allora non è morto come mi hai sempre detto!)

Tra quattro minuti ti daranno una buona notizia fidati. (si, anche io ho un babbo!)

(come si può usare la superstizione delle persone in accordo con i vari gestori di telefonia mobile

questo è un sms, le parti tra parentesi sono mie, aggiunte per il post )

Società e culture / Religione e spiritualità

Anonimo

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Il motivo per cui si chiamano "catene di Sant'Antonio" lo hanno già spiegato prima di me: si sperava cioè di ottenere qualche favore inviando per posta lettere contenenti delle preghiere a S.Antonio -molto popolare in Italia -ad amici e conoscenti,ottendendo il presumibile risultato di non ottenere un tubo...forse dovevano inviarle direttamente a S.Antonio.

Questo fenomeno si è evoluto, tanto che negli anni 90 si usava anche scrivere messaggi su banconote da 1000 lire, ma anche in questo caso, l'effetto è stato nullo: evidentemente, le celebri "1000 lire al mese" oggi non sono più di moda.

Io però ho la soluzione: se desiderate un favore da qualche santo o da qualche altra entità, potete inviarmi banconote da 100 euro; io poi provvederò a fornirvi l'intermediario per un santo che fa veramente qualcosa, un santo molto consolatorio: San Giovese.

Mi raccomando, spedite numerosi.....la santità costa.

saluti.

Le catene di sant'Antonio traggono il proprio nome (nella lingua italiana) dal fenomeno che consisteva nell'inviare per posta lettere ad amici e conoscenti allo scopo di ottenere un aiuto ultraterreno in cambio di preghiere e devozione ai santi (Sant'Antonio Ã¨ considerato uno dei santi oggetto di maggiore devozione popolare). Negli anni cinquanta del Novecento erano infatti diffuse lettere che iniziavano con "Recita tre Ave Maria a Sant'Antonio" e proseguivano descrivendo le fortune capitate a chi l'aveva ricopiata e distribuita a parenti e amici e le disgrazie che avevano colpito chi invece ne aveva interrotto la diffusione.