l'espressione italiana "In senso lato" (e la sua corrispondente, anche se molto meno usata, "In senso stretto"), vengono pari pari dal latino.
Si diceva infatti "Latu sensu" e "Strictu sensu", per indicare qualcosa a cui ci si riferiva in senso più ristretto - «strictus», nell'espressione all'ablativo, «strictu» - e in senso più generale - vale a dire «latus», anche questo declinato all'ablativo, «latu».
Si tratta di espressioni del linguaggio giuridico: difatti designavano la modalità con cui ci si riferiva alle prove che venivano offerte al giudice per procedere con l'interpretazione del caso in esame. E siccome le prove e le circostanze dovevano essere valutate "De re" (cioè riguardo al caso generale) o "De facto" (cioè riguardo l'occasione specifica del procedimento), queste venivano presentate dagli avvocati, secondo il bisogno, "Strictu sensu" oppure "Latu sensu", per perorare la propria causa.
Penso che si dica così (ma non sono certa) perché quando si da una spiegazione, essa può essere da una parte esatta, ma dall' altra no, in quanto soggettiva e non oggettiva.
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è il contrario di "in senso stretto".
"in senso lato" significa che si dice una cosa per modo di dire mentre "in senso stretto" che è nel vero senso del termine.
ti faccio un esempio pratico...
la frase "questo progetto fa acqua da tutti i pori" in senso stretto significa che il progetto perde acqua mentre in senso lato che va tutto storto!
oppure "piove sul bagnato" in senso stretto che piove molto mentre in senso lato che una persona ricca ha vinto dei soldi
spero che con questi esempi ti sia più chiaro!
ciao!
Ciao Valentino R,
l'espressione italiana "In senso lato" (e la sua corrispondente, anche se molto meno usata, "In senso stretto"), vengono pari pari dal latino.
Si diceva infatti "Latu sensu" e "Strictu sensu", per indicare qualcosa a cui ci si riferiva in senso più ristretto - «strictus», nell'espressione all'ablativo, «strictu» - e in senso più generale - vale a dire «latus», anche questo declinato all'ablativo, «latu».
Si tratta di espressioni del linguaggio giuridico: difatti designavano la modalità con cui ci si riferiva alle prove che venivano offerte al giudice per procedere con l'interpretazione del caso in esame. E siccome le prove e le circostanze dovevano essere valutate "De re" (cioè riguardo al caso generale) o "De facto" (cioè riguardo l'occasione specifica del procedimento), queste venivano presentate dagli avvocati, secondo il bisogno, "Strictu sensu" oppure "Latu sensu", per perorare la propria causa.
Spero di esserti stato utile,
A presto
lato deriva dall'aggettivo latino "latus-a-um" k significa ampio,spazioso....quindi in senso generale o più ampio
Penso che si dica così (ma non sono certa) perché quando si da una spiegazione, essa può essere da una parte esatta, ma dall' altra no, in quanto soggettiva e non oggettiva.
Dire "in senso lato" è la contrazione di "senso latere", che significa "in un altro senso, in un secondo significato".
Si usa quando si vuole paragonare qualcosa a qualcos'altro ma in maniera indiretta.