Un volo di gabbiani telecomandati
e una spiaggia di conchiglie morte
nella notte una stella d'acciaio
confonde il marinaio
strisce bianche nel cielo azzurro
per incantare e far sognare i bambini
la luna è piena di bandieri senza vento
che fatica essere uomini
partirà
la nave partirà
dove arriverà
questo non si sa
sarà come l'Arca di Noè
il cane il gatto io e te
un toro è disteso sulla sabbia
e il suo cuore perde kerosene
e ogni curva un cavallo di latta
distrugge il cavaliere
terra e mare polvere bianca
una città si è perduta nel deserto
la casa è vuota non aspetta più nessuno
che fatica essere uomini
qua se la volete ascoltare: http://www.youtube.com/watch?v=oCJBd4kMTHg
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E' una canzone di Sergio Endrigo, credo fosse l'anno 1960 e qualcosa. Endrigo era un cantautore surreale e tutta la sua produzione rievoca immagini fantastiche (il tavolo dal fiore, legare una persona ad un granello di sabbia, la festa appena cominciata è già finita, ecc...). Questa canzone no si discosta molto dal suo filone. Lui cercava di lanciare il messaggio dell'Amore con la "A" maiuscola; dove non cè amore cè solo rottami, cose che appaiono animate ma non sono altro che oggetti senza anima; intendeva rappresentare un mondo che già in quegli anni si dibatteva tra l'ingano delle religioni, la fede cieca dei cattolici in una falsa promessa e la distruzione che quell'idea porterà. Il toro che perde kerosene (il kerosene è un termine che dovrebbe rafforzare la tristezza perché i motori vanno a benzina, a gasolio, ma sono solo le turbine degli aerei che vanno a kerosene. E' come l'upupa di quella poesia che ha il solo scopo di rendere lugubre il racconto, così il kerosene rende triste e tragica l'immagine del toro. La fatica degli uomini è un'altra metafora (Endrigo era ateo convinto) che osservano, a volte impotenti, i guasti che le tre religioni rivelate (e false) continuano a commettere perché ormai non possono più tornare sui loro passi e decdersi, una volta per tutte, a dichiararsi, false, fare, cioè, quell'outing che gli atei sanno che avverrà e che gli stolti credenti in quelle menzogne ancora non hanno capito che avverrà.