Il patto col fantasma (1848) è sicuramente il racconto più cupo della raccolta; nonostante l'inevitabile lieto fine infatti, il testo ruota intorno a un tema difficile e perturbante, su cui Dickens ha già scritto e su cui tornerà a scrivere, quello dello sdoppiamento della personalità.
Protagonista e motore dell'azione, accanto all'alchimista, è il suo spettro, figura vagamente demoniaca che offre all'altro se stesso la speranza fallace dell'oblio.
Ma l'oblio del passato e dell'antica ferita, porta con sé non solo Id morte del proprio dolore, ma anche la frigidità emotiva la cancellazione della sensibilità e del sentimento che soli rendono la vita degna di essere vissutà.
E questo la lezione che il fosco personaggio apprende nel corso del racconto, accogliendo in sé la memoria come un tesoro prezioso e irrinunciabile.
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Il patto col fantasma (1848) è sicuramente il racconto più cupo della raccolta; nonostante l'inevitabile lieto fine infatti, il testo ruota intorno a un tema difficile e perturbante, su cui Dickens ha già scritto e su cui tornerà a scrivere, quello dello sdoppiamento della personalità.
Protagonista e motore dell'azione, accanto all'alchimista, è il suo spettro, figura vagamente demoniaca che offre all'altro se stesso la speranza fallace dell'oblio.
Ma l'oblio del passato e dell'antica ferita, porta con sé non solo Id morte del proprio dolore, ma anche la frigidità emotiva la cancellazione della sensibilità e del sentimento che soli rendono la vita degna di essere vissutà.
E questo la lezione che il fosco personaggio apprende nel corso del racconto, accogliendo in sé la memoria come un tesoro prezioso e irrinunciabile.