Lui era presente. Lei è adulta e sembrava non avesse interesse nel farlo... Seppure sia abituata a bere, cosa che stava facendo anche allora. Appena aveva sentito che lui si sarebbe trasferito per lavoro, ha chiesto perché non mi lasciasse libera, dicendo poi a me tanto non sarebbe tornato... L'avevamo provata a prendere sul ridere ed invece lei aveva aumentato i toni, proferendogli: "Macchiavellico, inumano, che approfitta di ragazze fragili" (sono risaputamente in terapia, per un disturbo avuto a livello di psiche) e poi è passata alle offese sulla sua nazionalità. Intuendo a quel punto la mia contrarietà, mi ha frenata dicendo sapesse io non avessi preconcetti. Ma a prescindere ci avrei pensato prima di intervenire, onde evitare da lei reazioni inaspettate.

Con me invece è stata molto accogliente: "Sei una bellissima donna, potresti avere chiunque, anche un milionario, invece che quello lì... Sei carina, dolce ed intelligente, ti devi solo emancipare".

Addirittura ha insinuato tutti in paese la pensassero come lei e che nemmeno i miei lo volessero in casa. Doveva aver sentito della sera in cui mia madre lo voleva cacciare, quando lui si era ubriacato, però non è vero in senso esteso. 

Stando lei sul vago, ha colto anche dei nervi scoperti, eravamo pure già in crisi, per questo la ascoltavo, mi sa troppo. Ovviamente non l'ho mollato, ma su taluni punti, sebbene le circostanze, mi ha fatta riflettere, perché lui ha compiuto sbagli da far pensare... Pareri? Vi è mai capitato?

Ciao, in generale trovo vero quanto dici, tuttavia il mio partner in questo caso era presente, e lei si era rivolta pure a lui. Cosa che mi ha messo molta ansia, devo ammettere, perché lui a parte dire lei non lo conoscesse, non avendo ribattuto, mi ha fatta sentire ancora più incapace di difenderlo. Inoltre certe verità generali, proferite da lei, hanno contribuito in questo. Mi sono sentita assai in colpa poi, ma ero riuscita a dire a lui soltanto mi fosse dispiaciuto, con un filo di voce.