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Beh nella divina commedia il tempo cambia a differenza dei canti, per esempio nell'inferno pensa che il tempo sia eterno, infatti una parola chiave è l'eternità, le anime che devono subire delle pene in contrapposizione o per similitudine a come si sono comportati in vita, e il buio che c'è nell'inferno evidenzia come un senso di smarrimento, infatti esce dall'Inferno ed entra nel Purgatorio, il giorno di primavera, la primavera è un giorno di rinascita dalla morte e per dante uscire dal posto della morte per andare avanti in un luogo sempre di morte ma non così cruda e dolorosa, e con anime che scontano una pena ma per un lasso di tempo, invece nel Paradiso cambia, basta pensare che entra in paradiso il giorno di pasqua, giorno di resurrezione, dove cristo libera tutti dal peccato, così come le anime che si trovano nel paradiso, senza peccato, inoltre il paradiso è sempre luminoso, quindi sempre giorno che scorre nella grazia divina. Il tempo per dante è a stretto contatto con la volontà divina, infatti non parla nè di eternità e nemmeno di immortalità ma identifica il tempo come volere di Dio.