nell'ottica cartesiana Dio è il supremo garante della conoscenza. Infatti Dio essendo perfetto non può ingannarci tutto ciò ke è evidente ai nostri occhi deve risultare x forza vero.cmq l'idea di Dio di Cartesio è l'idea di <<una sostanza infinita,eterna,immutabile,indipendente,onnisciente,onnipotente>>. Secondo Cartesio la causa di questa idea non può risiedere nell'uomo,cioè in una sostanza finita ma soltanto in una sostanza infinita la quale,pertanto deve essere ammessa come sistente. Questa è la prima prova dell'esistenza di Dio.
in secondo luogo,si può riconoscere l'esistenza di Dio partendo dal fatto ke l'uomo è finito,imperfetto,come è dimostarrto dal fatto ke dubitA.MA SE FOSSE LA CAUSA DI Sè STESSO SI SAREBBE CREATO PERFETTO,SI SAREBBE FATTO CON LE CARATTERISTICHE ATTRIVìBUITE A DIO. è evidente ke l'uomo nn si è autocreato pertanto è stato creato x forza di cose da Dio (e Dio gli ha dato l'idea dell'infinito) e questa è la seconda prova...
poi Cartesio ha aggiunto la prova ontologica,ti ricordi S.Anselmo? comunque la terza prova è : "non è possibile concepire Dio come essere sovranamente perfetto sebnza ammettere la sua esistenza,xkè l'esistenza è una delle sue perfezione necessarie.la terza prova parte da una riflessione di geometria(si riferisce al triangolo la cui somma degli angoli interni è 180 quiindi nn può avere due angoli retti).os' ritorna il rapporto essenza ed esistenza.Dalla natura del triangolo,dalla sua essenza,o definizione,consegue in modo necessario che la somma degli angoli interni è 180 gradi ma nn consegue allo stesso modo che il triangolo esista effettivamente.
in poke parole:le prime due argomentazioni muovono dalla constatazione dell'intrinseca finitezza ell'uomo rivelata dall'esperienza del dubbio,che mentre evidenzia la fragilità dello spirito umano,attesta anke la presenza in esso di un'idea di perfezione che non può ke derivare da Dio stesso,perfezione assoluta.
la terza prova o prova ontologica riprende Anselmo d'Aosta che si basa sulla convinzione ke l'idea di Dio come essere perfetto implichi la sua stessa esistenza.
spero d esserti stata utile...ho fatto del mio meglio...ho anke riletto!
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nn nevica da te???xD
cmq dai ora t spiego...
nell'ottica cartesiana Dio è il supremo garante della conoscenza. Infatti Dio essendo perfetto non può ingannarci tutto ciò ke è evidente ai nostri occhi deve risultare x forza vero.cmq l'idea di Dio di Cartesio è l'idea di <<una sostanza infinita,eterna,immutabile,indipendente,onnisciente,onnipotente>>. Secondo Cartesio la causa di questa idea non può risiedere nell'uomo,cioè in una sostanza finita ma soltanto in una sostanza infinita la quale,pertanto deve essere ammessa come sistente. Questa è la prima prova dell'esistenza di Dio.
in secondo luogo,si può riconoscere l'esistenza di Dio partendo dal fatto ke l'uomo è finito,imperfetto,come è dimostarrto dal fatto ke dubitA.MA SE FOSSE LA CAUSA DI Sè STESSO SI SAREBBE CREATO PERFETTO,SI SAREBBE FATTO CON LE CARATTERISTICHE ATTRIVìBUITE A DIO. è evidente ke l'uomo nn si è autocreato pertanto è stato creato x forza di cose da Dio (e Dio gli ha dato l'idea dell'infinito) e questa è la seconda prova...
poi Cartesio ha aggiunto la prova ontologica,ti ricordi S.Anselmo? comunque la terza prova è : "non è possibile concepire Dio come essere sovranamente perfetto sebnza ammettere la sua esistenza,xkè l'esistenza è una delle sue perfezione necessarie.la terza prova parte da una riflessione di geometria(si riferisce al triangolo la cui somma degli angoli interni è 180 quiindi nn può avere due angoli retti).os' ritorna il rapporto essenza ed esistenza.Dalla natura del triangolo,dalla sua essenza,o definizione,consegue in modo necessario che la somma degli angoli interni è 180 gradi ma nn consegue allo stesso modo che il triangolo esista effettivamente.
in poke parole:le prime due argomentazioni muovono dalla constatazione dell'intrinseca finitezza ell'uomo rivelata dall'esperienza del dubbio,che mentre evidenzia la fragilità dello spirito umano,attesta anke la presenza in esso di un'idea di perfezione che non può ke derivare da Dio stesso,perfezione assoluta.
la terza prova o prova ontologica riprende Anselmo d'Aosta che si basa sulla convinzione ke l'idea di Dio come essere perfetto implichi la sua stessa esistenza.
spero d esserti stata utile...ho fatto del mio meglio...ho anke riletto!
ciao ;)
1. L'idea di Dio non può essere un'idea avventizia perché non abbiamo un riscontro sensibile della sua esistenza, ma non può neanche essere un'idea fattizia o fittizia perché, in generale, la causa dell'idea (cioè ciò che la produce) non può essere meno perfetta dell'idea stessa, e quindi, partendo dal presupposto che Dio è perfetto, l'idea di Dio non può essere stata prodotta da me che sono imperfetto. Di conseguenza l'idea di Dio è innata in me, cioè stata posta nella mia anima da Dio stesso, che dunque deve necessariamente esistere.
2. La seconda dimostrazione serve a completare la prima e si collega geometricamente ad essa. Cartesio dice che l'uomo non può essersi creato da sè perché altrimenti si sarebbe dotato di tutte le perfezioni di cui ha l'idea, inoltre l'uomo è imperfetto perché il creatore (cioè Dio, che è perfetto) crea sempre qualcosa di diverso e distinto da sè, e ciò che non è perfetto è necessariamente imperfetto. L'altra ragione dell'imperfezione dell'uomo risiede nella creazione stessa, perché ciò che è creato non può che essere imperfetto poiché è causato da qualcosa al di fuori di se stesso, non è quindi causa sui.
3. Argomento ontologico. Cartesio riprende e rielabora l'argomentazione di Anselmo d'Aosta, e afferma che è l'essenza stessa di Dio a implicarne l'esistenza. Infatti l'essenza di Dio è la perfezione, e la perfezione implica l'esistenza poiché quest'ultima è una delle perfezioni. Possiamo quindi sostenere che Dio esiste.
Spero di esserti stata utile, buona fortuna per il compito :)