l'acido barbiturico è un derivato della pirimidina, si ottiene per reazione dell'urea con l'acido malonico. È il capostipite di un'importante classe di farmaci: i barbiturici.
A temperatura ambiente si presenta come un solido biancastro dall'odore tenue.
In passato alcuni suoi derivati erano usati nella pratica clinica in modo massiccio: il veronal (acido dietil barbiturico) come sedativo e il pentothal (acido metil-pentil barbiturico) come farmaco ipnotico. Data la dipendenza e la tolleranza che questi farmaci causano e relativa pericolosità che presentano, sono stati sostituiti dalle benzodiazepine. Oggi continuano ad essere prescritti come antiepilettici e per il trattamento di eventi traumatici della testa, inoltre sono utilizzati anche in anestesia.
Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze. I barbiturici per via endovenosa sono molto pericolosi poiché, oltre a determinare effetti molto potenziati, hanno un grave impatto sulle vene e sul sistema circolatorio.
L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.
Per quanto riguarda l'iniezione letale: la procedura ed il metodo di esecuzione assomigliano alla tecnica per realizzare un'anestesia generale: al condannato viene inflitta un'iniezione per via endovenosa contenente una dose letale di pentothal (un barbiturico molto potente) misto ad un agente chimico paralizzante. Nel Texas viene invece usato un mix formato da tre componenti diversi: un barbiturico che rende il prigioniero incosciente, una sostanza che rilassa i muscoli (derivato del curaro) e paralizza il diaframma e un'altra che provoca l'arresto cardiaco
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l'acido barbiturico è un derivato della pirimidina, si ottiene per reazione dell'urea con l'acido malonico. È il capostipite di un'importante classe di farmaci: i barbiturici.
A temperatura ambiente si presenta come un solido biancastro dall'odore tenue.
In passato alcuni suoi derivati erano usati nella pratica clinica in modo massiccio: il veronal (acido dietil barbiturico) come sedativo e il pentothal (acido metil-pentil barbiturico) come farmaco ipnotico. Data la dipendenza e la tolleranza che questi farmaci causano e relativa pericolosità che presentano, sono stati sostituiti dalle benzodiazepine. Oggi continuano ad essere prescritti come antiepilettici e per il trattamento di eventi traumatici della testa, inoltre sono utilizzati anche in anestesia.
Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze. I barbiturici per via endovenosa sono molto pericolosi poiché, oltre a determinare effetti molto potenziati, hanno un grave impatto sulle vene e sul sistema circolatorio.
L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.
Per quanto riguarda l'iniezione letale: la procedura ed il metodo di esecuzione assomigliano alla tecnica per realizzare un'anestesia generale: al condannato viene inflitta un'iniezione per via endovenosa contenente una dose letale di pentothal (un barbiturico molto potente) misto ad un agente chimico paralizzante. Nel Texas viene invece usato un mix formato da tre componenti diversi: un barbiturico che rende il prigioniero incosciente, una sostanza che rilassa i muscoli (derivato del curaro) e paralizza il diaframma e un'altra che provoca l'arresto cardiaco
Sono dei medicinali che servono...non ricordo se per calmarsi o per dormire