basta che tu abbia un lavoro fra le mani, 2 lauree al prezzo di una è un'offerta speciale che non credo interessi un datore di lavoro, ma solo per libera professione.
Di questa università non so niente. Mi pronuncio solo sul percorso. L'idea di una doppia laurea, o di una laurea estesa, è sempre meglio di un calcio in bocca. I giuristi hanno mediamente scarsissime competenze economiche, e come giurista ho sempre pensato che questo fosse un limite gravissimo, inaccettabile per un professionista della nostra generazione. Quanto al rapporto degli economisti col diritto, che Dio li perdoni... Insomma, l'idea non può fare danno. Detto questo, però, il piano di studi così come possiamo leggerlo, senza sapere come poi verrà realizzato in concreto, sembra piuttosto difficile da seguire. Per esempio, osserva il primo anno. Ti risparmiano esami tipici del primo anno di giurisprudenza, storia del diritto, e filosofia del diritto. Fin qui niente di male, non ti perdi niente. Al posto loro ti mettono due esami di economia. SECS-P/01 è in sostanza economia politica. SECS-P/07 è economia aziendale. Ora, queste sono due materie fondamentali di economia, e sono due sistemi da imparare. Non sono roba di due o tre mesi. Sono meccanismi che vanno assorbiti e meditati. Se per esempio vai a mordere questo primo anno provenendo da un liceo classico, rischi di romperti tutti i denti (te lo dico per esperienza personale di queste discipline). Il piano non è male. Anzi, è un gradino sopra a tutti i piani di studio di giurisprudenza o economia che io abbia visto. Taglia molto dell'inutile da ambo le parti, e fa un bel progetto. Non te lo commento esame per esame. Nel complesso è un bel progetto. Il problema è che metterlo sulla carta è assai più semplice che metterlo nella testa! Se fatto bene, è molto in salita. Se fatto male, rischia di essere un gran mappazzone. Non è cattivo, ma è molto rischioso.
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basta che tu abbia un lavoro fra le mani, 2 lauree al prezzo di una è un'offerta speciale che non credo interessi un datore di lavoro, ma solo per libera professione.
Di questa università non so niente. Mi pronuncio solo sul percorso. L'idea di una doppia laurea, o di una laurea estesa, è sempre meglio di un calcio in bocca. I giuristi hanno mediamente scarsissime competenze economiche, e come giurista ho sempre pensato che questo fosse un limite gravissimo, inaccettabile per un professionista della nostra generazione. Quanto al rapporto degli economisti col diritto, che Dio li perdoni... Insomma, l'idea non può fare danno. Detto questo, però, il piano di studi così come possiamo leggerlo, senza sapere come poi verrà realizzato in concreto, sembra piuttosto difficile da seguire. Per esempio, osserva il primo anno. Ti risparmiano esami tipici del primo anno di giurisprudenza, storia del diritto, e filosofia del diritto. Fin qui niente di male, non ti perdi niente. Al posto loro ti mettono due esami di economia. SECS-P/01 è in sostanza economia politica. SECS-P/07 è economia aziendale. Ora, queste sono due materie fondamentali di economia, e sono due sistemi da imparare. Non sono roba di due o tre mesi. Sono meccanismi che vanno assorbiti e meditati. Se per esempio vai a mordere questo primo anno provenendo da un liceo classico, rischi di romperti tutti i denti (te lo dico per esperienza personale di queste discipline). Il piano non è male. Anzi, è un gradino sopra a tutti i piani di studio di giurisprudenza o economia che io abbia visto. Taglia molto dell'inutile da ambo le parti, e fa un bel progetto. Non te lo commento esame per esame. Nel complesso è un bel progetto. Il problema è che metterlo sulla carta è assai più semplice che metterlo nella testa! Se fatto bene, è molto in salita. Se fatto male, rischia di essere un gran mappazzone. Non è cattivo, ma è molto rischioso.