Quante volte vi sarà capitato (si, pare l'incipit di Quark ma dovevo iniziare e 'C'era una volta' pareva pomposo, mentre 'Mi trovavo di fronte alla cesta dei porri dell'Auchan quando...' sarebbe stato un prenderla troppo larga) che vi abbiano mentito 'gratis', come per un riflesso incondizionato, come fosse un 'tic', come un'intercalare del linguaggio, senza che voi aveste in alcun modo innescato quel meccanismo di difesa della menzogna?
Quante volte vi hanno mentito con una menzogna che non vi fosse affatto 'nociva' e per questo 'inutile'?
Ovviamente, se la menzogna è ben congegnata e voi non siete sufficientmente smaliziati (se voi, per primi, non siete soliti mettere in atto quel meccanismo di difesa e quindi non lo 'riconoscete', si) non saprete mai se quella è una menzogna, gratuita o meno :)
Avrebbe seguito un comodo esempio per far capire meglio la dinamica della faccenda dal punto di vista pratico ma preferisco lasciare il tutto in sospeso, a liberissima interpretazione :)
Aggiornamento:secondo sua natura e/o libero arbitrio, decida di dirti una 'menzogna' o 'esattamente quello che pensa' (la ‘verità non c’entra proprio niente, né qui, né altrove), sei 'tu' che ti sei messa nella posizione di farti mentire o meno.
Se tu ti provi un vestito e, 'senza chiedere alcun parere', ti si avvicina la commessa dicendo che ti sta una favola pure essendo di tre taglie più grande e pieno di difetti, la commessa è una 'disonesta' (capita la differenza, si?) :)
Aggiornamento 3:C’è ‘Lui’ che si sta facendo i beneamatissimi càzzi suoi.
Non chiede nulla, non aspira a nulla, è perso semplicemente nella contemplazione ruminante e bovina di se.
Arriva ‘Lei’ (arriva ‘Lei’ da ‘Lui’, volontariamente, ‘cercandolo’. Sia chiaro, eh :))e, senza che lui l’abbia ‘stimolata’ in alcun modo (senza che a ‘Lui’ gliene importasse in effetti granchè!), sente l’irrefrenabile impulso di raccontargli che mezz’ora prima è stata a fare la spesa, poi ha letto un libro su una panchina,
Aggiornamento 5:dopo ancora ha fatto fare una corsetta al cane.
Tutto per ‘giustificare’ il fatto che si trovasse per caso lì con ‘Lui’.
C’è un unico problema: ‘Lui’, mezz’ora prima, l’ha vista prendere un caffè (durato giust’appunto mezz’ora) seduta al tavolino di un bar con un/a amico/a
Ora, qual è il senso di dover raccontare una storia non chiesta?
Ecco, però non prendere sul serio nulla, eh :)
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Uh, argomento spinoso che rimane recluso dentro l'ambito del troppo personale.
Personalmente non chiedo verità, onestà, trasparenza ma, quella volta che te la chiedo e non me la dai, stai fuori dai miei interessi; stessa cosa nel caso ti "scoprissi" e tu continui a bugiardarmi.
Poi ognuno, per carità, è libero di definire il concetto come meglio gli pare e piace, perché lo sappiamo bene che il concetto è uno strumento con cui pensiamo e risolviamo i nostri quesiti, così, come sappiamo, che più il concetto è vago tanto più il suo impiego sarà ambiguo.
A far da discrimine per stabilire se la nostra definizione di un concetto è affidabile oppure no, ci sono le intuizioni. Per testare la validità delle intuizioni c'è la presenza delle condizioni sufficienti a definire il nostro concetto.
Quindi se menti, fallo bene, altrimenti mastica un brooklyn e non ne parliamo ulteriormente
Mhhh...
...la menzogna come mezzo o fine?
Seguendo il tuo ragionamento (tentando) escluderei la prima, se fosse il mezzo, ingenui per ingenui, smaliziati per smaliziati, credo che in qualunque momento, prima, dopo, mai, un'attenuante non condivisa sia quantomeno plausibile e umanamente comprensibile.
Nella seconda, hai voglia a giustificare! E molto più dura da digerire.
Per natura, credo, non credo, penso, ma non so, si tende a riflettere noi negli altri usando parametri oggettivi di massa che non esistono perchè è il soggettivo (unico, per come la vedo io) che devia qualunque ipotesi in teorie di comodo che proteggono, sì, ma, in fondo, sono anch'esse una menzogna.
Questo strampalato modo di vedere le cose è la mia ancora di salvezza: non ho aspettative sulla verità. Difficile restare delusi, umanamente sorpresi, ovvio.
Quante storie!...T'infilavi sti porri nelle orecchie e voilà!...#ecchecazzo! :)
A presto.
Senza esempio diventa difficile :)
Allora facciamo che la parola 'menzogna' è troppo pretenziosa e prende solo una fetta delle 'bugie'?
Faccio io un esempio facile.
Se in un negozio di abbigliamento chiedo alla commessa come mi sta un vestito lei risponderà:
'Benissimo cara, sei un incanto!'
E' una menzogna o un parere? Boh. Io penso la prima, ma magari sbaglio.
Ovunque ci sono 'ommissioni' basti leggere i contratti delle banche, di lavoro, i comunicati stampa ecc.
La 'verità' è pilotata a piacimento nella maggior parte dei casi.
Ecco perché resto interdetta se mi chiedono 'dimmi la verità!'
Anche 'spettegolare' rientra nelle 'verità'? Non c'è un confine, un limite, una misura?
Nelle relazioni interpersonali dovrebbe esser più facile cercare il 'bello' e il 'vero' delle cose :)
Certo che io la conosco le 'mie' verità, ma ho anche un intelligenza emotiva che mi vieta di dire certe cose a 'gratis'.
Anzi! La verità 'aggratis' mi fa girare ancora di più i còglioni.
Se dovessi dire quel che penso dei miei genitori (e viceversa) probabilmente non ci parleremmo mai più!
Allora io scelgo 'altro' la chiamiamo omissione, accettazione, rassegnazione, quiete fittizzia, come ci pare d'accordo, ma mi fa bene (o penso che me ne faccia).
(Si è un esempio idiota, lo cambio?)
Io non 'odio' i falsi e i disonesti a prescindere.
Odio una tipologia biecha di falsi e disonesti che per me sono sempre vincolati a ruoli di potere.
Mafia, Politica, Opus Dei, Spionaggio, Controspionaggio, Informazione di Massa, ecco queste sono (per me) 'menzogne'.
Il mentire umano 'individuale' non mi disgusta, lo trovo quasi naturale.
Se fossimo 'animali' non avremmo bisogno di mentire, avremmo solo una coda di cui occuparci :)
(...)
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uhm, pare quasi che io associ la 'verità alla cattiveria' e la bugia alla bontà!' come le favole dei bambini:
'Mamma dove si va quando si muore?'
'In cielo tesoro!'
Credo di aver preso troppo sul serio la frase 'la verità fa male', mi pare una minaccia e un monito dal quale, se posso, mi difendo con le unghie. :)
(fuori tema che mi piace, si)
(si era decisamente meglio se ci facevi l'esempio:)
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AAAAAAAHHHH! Emmò è chiaro! Ennò allora cambia U______________U
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Si in effetti non chiedo mai 'come mi sta' alla commessa...è lei che dice 'vediamo? Beeeelloooo!' vero!
:)
Quando chiedo "Come stai" e automaticamente mi si risponde "Bene!" (salvo magari correggersi due secondi dopo "Cioè...insomma...)
Oppure a mia figlia "Hai molti compiti?" e lei "No" e poi studia tutto il pomerigio...
:)))
Poi dici di OTK......
Che c' azzecca dico io...la cesta coi porri.....bah....
Vabbe'.
Ti racconto un piccolo episodio....per farti capire quanto a volte si rimane intrappolati dentro delle barriere mentali....e di come si annaspa per uscirne.
Piccolissima premessa. Io sono trasparente,anche troppo.
Ma tempo fa,sono rimasta vittima di alcune bugie " colorate" nel senso che erano virtuose e fantasiose,dette non per nuocermi,ma per evitare di dare spiegazioni,che mettevano in gioco la fragilita' della stessa.
Insomma Allegro', una persona cosi orgogliosa,che preferiva arrampicarsi sugli specchi,piuttosto che dirmi la verita'. Un semplice" mi manchi"
Il bello e' che io.....ho la sensibilita' spiccata di capire....ed andare oltre....povera me....E ogni volta facevo finta di nulla. Perche' mi sentivo in difficolta'io....pensa te....
Poi a tutto c' e' un limite.
mi sono fermato a tic tac , prendo per buona free int e linko una canzone
https://www.youtube.com/watch?v=ZGu5eCaS8AQ
ah non lo so...Io credo a tutto quel che mi si dice. Perché dovrebbero mentire? C'è un fondo di verità in tutto...anche se,proprio perché in fondo,non si vede nulla.
https://www.youtube.com/watch?v=KF-qdo73XDE
Tipo... Roma per Toma? :/
Eh sì, mi è capitato... :)
A volte è capitato ma in genere parlo solo con gente che conosco bene, quindi riconosco abbastanza facilmente quando dicono balle, senza dover essere per forza "smaliziati"