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Ciao, premesso che non mi è chiaro il motivo per cui si rende necessaria la variazione catastale da C/2 a C/6 (anche su un C/2 si può usufruire dei benefici prima casa come accessorio dell'abitazione e non crea probelmi), vedo di chiarire la situazione.

Essendo usato come autorimessa deduco che si tratta di un immobile già edificato, ed avendo una classe catastale ed una rendita deduco che è già accatastato.

Tutto ciò premesso, per fare quanto tu mi chiedi è necessario presentare un docfa con l'accatastamento del bene nella nuova categoria, per una spesacomplessiva di circa 400/500 euro.

Il catasto generalmente non fa problemi, potrebbe avere qualcosa da eccepire solo nel caso in cui il magazzino sia di grande metratura (superi ad esempio gli 80 mq), passando infatti da C/2 a C/6 la rendita catastale scenderà notevolemente, e sulla rendita si pagano le imposte....

Per concludere, il tuo tecnico ti ha dato una risposta corretta, sarebbe opportuno capire che tipo di pratica voleva eseguire il tecnico dell'acquirente!

Non è chiaro se devi vendere un fondo, ovvero un terreno, o un locale ad uso magazzino (c/2).

Nel primo caso la spesa proposta del geometra dell'acquirente è verosimile, perchè si tratterebbe di effettuare un tipo mappale nonchè l'accatastamento del locale stesso;

nel secondo è vera quella del tuo geometra, infatti presume che l'immobile sia già accatastato e censito, si tratterebbe quindi di effettuare una semplice variazione catastale per modifica della destinazione d'uso: €. 300/350,00 di parcella + €. 50,00 per diritti d'ufficio.

Ciao Giova,

le spese a cui ti riferisci sono chiamate "Oneri Di Urbanizzazione",

e sono le spese che, insieme alla "Tassa Di costruzione" e a poche decine di € di Diritti e Bolli Vari, costituiscono , sommate alle spese Tecniche ( Geometra, Architetto) di apertura di un D.I.A ,

il TOTALE delle spese "Burocratiche" .

Questi "Oneri Di Urbanizzazione", da pochi mesi

sono legati sì al valore catastale,

ma chiaramente si riferiscono anche indirettamente alla Grandezza del FONDO,

e Cambiano da Comune a Comune.

Infatti, anche se possono aggirarsi tranquillamente sulle cifre più alte che hai detto,

possono Anche, in caso per esempio di risanamento Storico,

ESSERE GRATUITI.

IL VERO PROBLEMA però NON è pagare questi Oneri;

SE

IL cambio di destinazione d'Uso prevedesse l'adeguamento alle Normative Odierne di "civile Abitazione",

sappi che tali Norme

OBBLIGANO il richiedente a MODIFICARE l'ambiente in Maniera che:

1) la Superficie Illuminante sia almeno 1\8 DELLA SUPERFICE di Pianta( Comporta l'allargamento delle finestre, con la modifica delle STRUTTURE PORTANTI, quindi Pratiche accessorie di GENIO CIVILE :1500€ A BOTTA + LE SPESE per ESEGUIRE le Opere)

2) l'ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI :( LUCE, GAS, ACQUA, IMPIANTO TERMICO NUOVI E A NORMA: sui 15.000 euro)

3) adeguamento TERMICO-Legge10( nel Peggiore dei casi Pannelli Termoisolanti alle Pareti 8.000€, altrimenti, "solo" infissi a doppia camera CERTIFICATA, altri 6.000...)

4) Adeguamento ACUSTICO( AEREO e da CALPESTIO... le finestre di prima devono essere certificate per abbattere 38db, e sotto al pavimento deve correre un Tappetino Fono-assorbente..RI-6.000...!)

INSOMMA, se NEL PRELIMINARE ti prendi a Carico il CAMBIO di Destinazione,

i LAVORI al tuo acquirente glieli PAGHI TUTTI TE !!!!

...e se lo metti sul Contratto Preliminare(compromesso),

SEI OBBLIGATO A FARLO, pena restituire IL DOPPIO della CAPARRA !!

Quindi ti consiglio di fare questa Proposta:

Proponi al tuo cliente UNO SCONTO DI 2.500 € sul Prezzo,

a patto che il cambio di destinazione d'uso se lo ACCOLLI LUI...

eh eh...!

Vediamo cosa TI RISPONDE....!!

Ciao.