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Gli eredi subentrano nelle situazioni soggettive del defunto e, quindi, anche in quelle di natura tributaria: quelle attive (quali, ad esempio, i crediti d’imposta) ma anche quelle passive (tributi arretrati, interessi).

La responsabilità degli eredi per i debiti ereditari, compresi quelli fiscali, sussiste anche se questi superano l’attivo ereditario. In caso di chiamata all’eredità è quindi opportuno evitare accettazioni frettolose e cercare prima di verificare se esistono e a quanto ammontano le situazioni debitorie del defunto.

In caso di dubbio è consigliabile – se non si vuole rinunciare all’eredità – quanto meno accettarla con beneficio d’inventario, in modo da dover rispondere solo entro i limiti di quanto si è ricevuto. L’accettazione con beneficio d’inventario deve essere fatto mediante dichiarazione ricevuta da un notaio o dal cancelliere della pretura del mandamento in cui si è aperta la successione.

Se il chiamato all’eredità è in possesso dei beni, per poter accettare con beneficio d’inventario deve fare l’inventario entro tre mesi dall’apertura della successione ed entro i successivi 40 giorni comunicare se accetta o rinunzia all’eredità.

Non costituisce accettazione dell’eredità la presentazione della dichiarazione di successione da parte di uno degli eredi.

Se così non fosse ci sarebbero molti comportamenti abnormi.

Buongiorno,siamo tre figli ai quali i genitori hanno fatto una donazione di un terreno agricolo per il quale ne hanno l'usufrutto. Circa 3 anni dopo hanno portato avanti una pratica di concessione edilizia per conto prprio, costrutiro la struttra e successivamente bloccata perchè i metri quadrati del terreno dichiarati dai genitori sono risultati superiori rispetto a quelli risultanti al catasto. Dopo il processo la casa è stata sequestrata e i genitori accusati di falsa testimonianza con un ammenda di oltre 100.000 euro. Chiedo se al momento che mancheranno i genitori questi debiti verranno riversati su di noi e se nel caso non ci sia la possibilità di pagare se possono espropiarci del terreno.

In ttesa ringrazio anticipatamente.

Leonardo Verde

lasci agli eredi attività e passività, loro possono decidere di non accettare il pacchetto completo, nel senso che non possono prendere solo le attività. le attività servono a coprire i debiti che hai lasciato, quindi se non basta la liquidazione, dovranno vendere la casa e usare tutto o in parte il ricavato per coprire i tuoi debiti.

Chi accetta un'eredità accetta tutte le proprietà ed i beni del defunto ed anche tutti i suoi debiti.

Non è possibile accettare una cosa escludendo l'altra ne parzialmente ne totalmente.

La liquidazione cosi come la casa andrebbe agli eredi i quali dovrebbero poi provvedere al pagamento dei debiti utilizzando anche la liquidazione o vendendo la casa se necessario.

Ciao :-)

credo se e a nome tuo non centrano gli altri almeno credo ho visto un mio amico menomale si e reso conto prima dei debiti di suo padre e lui a rinunciato alla eredita non ha dovuto pagare nulla meno male

...Salve,

io dico semplicemente che non è giusto accollarsi ! i grattacapi " di un familiare quanto meno se defunto, ma è anche vere che fin quando l' essere era in vita tutto ok, quando c' era da guadagnare o prendere siamo tutti pronti a stendere la mano, io sono per il dare avere. Mi spiego: se il conoscente è in debito allora si quantificano i beni e si risolve, qual' ora i beni non coprissero i debiti allora spiacente lo stato almeno stavolta è stato INC... ahahahah almeno questo diamine.

Nel caso si è a credito allora tirate tutti ma dico tutti fuori gli artigli o le vostre armi a disposizioni, lo stato non ha mai regalato nulla a nessuno, basti pensare che io ho dovuto versare un anticipo sulle tasse per un mio eventuale futuro reddito del 2009 che VERGOGNA l' italia!!!