Ho da poco finito di leggere jane eyre,e,stupendo me stessa e i miei prognostici,ne sono rimasta affascinata.
Una sola cosa mi ha deluso: bertha mason,alias la moglie pazza di mr.Rochester,
Insomma,jane,così buona,dolce e comprensiva,compatisce mr. Rochester per aver avuto una moglie così (che egli descrive come viziosa e depravata ancor prima della pazzia),e non spende un pensiero all'idea di una donna segregata in una stanza,con un infermiera alcolista e odiata dal proprio marito.
Ci credo che alla fine bertha mason bruci tutto e si suicidi.
Hanno scritto saggi su Jane,il cugino glaciale saint-john,mr.rochester e persino sophiè,la bambinaia di adelè(il libro di bianca pitzorno,"la bambinania francese",ha proprio lei come protagonista) eppure...nemmeno una riga per la povera bertha.
Perchè?nessuno tranne me ha compatito lei e disprezzato mr. rochester?
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Bertha è protagonista del libro Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys, che ribalta la percezione del personaggio; io devo ammettere di non aver amato molto Rochester, in parte anche per la questione della moglie segregata, e avrei preferito che Jane si trovasse un marito migliore.
http://www.anobii.com/books/Il_grande_mare_dei_Sar...
http://www.ibs.it/code/9788845904370/rhys-jean/gra...
Sembra incredibile!!!
Hai proprio ragione, nessuno ha speso un pensiero o una lacrima su questa povera donna.
Colpevole o innocente, comunque rinchiusa...
Io sono ammalata da 6 anni ed esco poco di casa, posso solo vagamente immedesimarmi con la fatica di vivere di questa povera signora.
Certo il disprezzo per Mr Rochester c'è e da più parti, perché in ogni caso ha irretito e ingannato una ragazza di povere origini, senza famiglia, proponendole un matrimonio che comunque non sarebbe stato valido. Ed io al posto di Jane Eyre non so se mi sarei guardata in dietro!
Ma come dici tu, il disprezzo per le nefandezze compiute sulla povera e DI DIRITTO legittima moglie poco se ne è parlato. Proprio domenica scorsa si è parlato a Report, su Rai 3, della Legge Basaglia e della chiusura dei manicomi...
Un argomento sempre caldo quello dei maltrattamenti sui minorati mentali!
Ciao Cara
Ps se per caso sei all'università , penso che tu abbia trovato un magnifico argomento!
Capisco il tuo pensiero ed effettivamente Rochester può apparire inumano o altro, ma penso che egli abbia agito in tal modo per rispetto della moglie.
Avrebbe potuto benissimo rinchiuderla in un manicomio(esistevano già all'epoca, pur se in numero ridotto), ma è possibile che la Bronte abbia scartato questa ipotesi per evidenziare il lato umano di questo personaggio.Infatti affidandola ad estranei avrebbe potuto non sentirsi sicuro sull'effettiva attenzione che questi avrebbero riservato ad ella, mentre tenendola in casa(seppur rinchiusa) e con un personaggio discutibile, ma, in principio, affidabile, avrebbe garantito molti meno rischi per la malata.Inoltre se lui avesse veramente odiato la moglie non avrebbe esitato,considerando determinati lati del suo carattere, ad uccidela, ma non lo fa e se ben ricordi tenta di salvarla quando la casa prende fuoco.